Berlusconi – Pascale…una coppia, due imbecilli (sine baculo)

Unknown

Al di là delle fazioni politiche, delle polemiche, delle ragioni e dei torti, delle motivazioni della sentenza di condanna e dei pareri personali ciò che i due soggetti hanno dichiarato nell’immediatezza e nei giorni dopo la sentenza stessa ha dello sconcertante e, ahimè, solo in questo paese, senza ormai più alcun baluardo di decenza e rispetto, può succedere.

Il Silvio, oltre che a ribadire la sua innocenza a cui peraltro forse non crede più nemmeno lui stesso, si è affrettato a dichiarare che la condanna è una vergogna per la democrazia!

E no caro ottuagenario pseudo trombante, le vergogne democratiche sono altre tipo: il recente disastro in Sardegna, le città martoriate dai terremoti e ancora in ginocchio, la sanità che uccide e che mette gli orari di apertura e chiusura ai pronto soccorso (????) come se gli “incidenti” dovessero avere un orario, i pensionati che dopo 100 anni di lavoro si ritrovano con nulla perché la pensione minima o più equivale al nulla, in generale la decadenza totale in cui versa un paese ormai morto e che il Silvio ha contribuito con tanti suoi compari ad uccidere.

Rispetti la legge e soprattutto le sentenze e ringrazi il cielo di avere la possibilità di scontare la pena ai servizi sociali perché in un paese normale sarebbe in galera da anni. Si renda utile a chi soffre aspettando i prossimi processi le relative certe condanne…si si lo sappiamo lui è un perseguitato, anzi la classe politica tutta è un covo di persone perbene inseguita dalla magistratura assassina. Ci si chiede come mai visto che sono tutti bravi e onesti nessuno, ma proprio nessuno ha più fiducia nel nostro paese…sarà persecuzione internazionale???

Detto questo, il colpo di classe, la calata dell’asso, il numero da fuoriclasse ci è stato fornito da Francesca “sciacquetta” Pascale. La vergine compagna del Silvio ha addirittura chiesto un’udienza da Papa Francesco affinché ascolti la…tragedia del suo compagno. Mai sentito nulla di più comico. Tragedia??? ah quanti italiani vorrebbero avere le tragedie di Berlusconi…le tragedie, cara Pascale, sono ben altre, sono quelle di cui si occupa Papa Francesco che ben sapendo quali siano ti negherà qualsiasi incontro perché conosce il senso della vergogna di cui tu e il tuo ottuagenario nemmeno conoscete l’odore. Non scomodare il Papa, per quel che mi riguarda nemmeno lo si dovrebbe nominare per queste cretenerie e poi, dai, ma la immaginate la Pascale col velo bianco da Papa Francesco?? Di questo passo chiederà udienza anche Cicciolina, Riina e…Fiorito, quest’ultimo con una tenda da circo al posto del velo per ovvi motivi di dimensioni…un po’ di ritegno!!

Ora aspettiamo le nuove prove a favore del Silvio con relativi nuovi testimoni ma ci chiediamo dove fossero prima…forse stavano mettendosi d’accordo…..

ricordiamo che in altri paesi se un politico copia una riga della sua laurea, si dimette non tanto per il giudizio degli elettori quanto per un intimo senso della vergogna che, ormai, nel nostro paese non esiste più. Eh già non c’è più nemmeno il senso della vergogna ma solo la voglia di farla franca , sempre e comunque, la voglia di “futtere” il prossimo sempre e comunque, la voglia di fare i furbi sempre e comunque perché la verità è che l’intelligenza non è più di questo posto ed è stata sostitutiva dal surrogato chiamato furbizia. Con la furbizia, senza intelligenza non si va lontano e i fatti sono lì a dimostrarlo.

Tornando alla vicenda dei due piccioncini, una buona notizia c’è: pare che la Pascale voglia portare via, lontano il suo “uomo” per proteggerlo…fosse vero!! La preghiamo di mettere in pratica il suo intento e, così facendo, di proteggerci da lui, da voi….

…SOTTO A CHI TOCCA…

Nuova tassa per gli italiani…

Ormai lo sappiamo tutti, siamo un popolo di tartassati da ogni punto di vista ma soprattutto da quello delle tasse da pagare. L’erario italiano è il più esoso al mondo con una pressione fiscale che, negli ultimi tempi e con gli ultimi lungimiranti governi, ha raggiunto picchi insopportabili che non hanno portato altro che ad una ancora più elevata evasione fiscale.

Ma è di poco tempo fa la sensazione che, accanto ai soliti e nuovi balzelli, ve ne sia un altro ben peggiore perché ci costa e non porta a nulla se non ad una sensazione di pena e rabbia al contempo. La tassa che gli italiani devono pagare, o meglio, sopportare si chiama Fabrizio Cicchitto… Un anzianotto spuntato dal nulla, cortigiano e paladino personale del sig. Silvio Berlusconi che non perde quasi mai occasione di stare zitto dimostrando la sua lontananza assiderale dalla realtà e vessando i malcapitati ascoltatori delle sue castronerie.

Il Fabrizio furioso offre spettacolo ogni volta che apre bocca con dichiarazioni a dir poco deliranti. Sappiamo tutti che le ultime settimane sono state animate dall’attesa per la sentenza della corte di cassazione riguardante Silvio Berlusconi ma forse non tutti conoscono le dichiarazione rilasciate da Cicchitto in quei giorni. A parte le fazioni politiche è accaduto che il segretario del PD Guglielmo Epifani si è trovato a dichiarare che le sentenze della magistratura vanno rispettate e attuate senza mettere in ndubbio quello che resta uno dei potere dello Stato. Dichiarazione questa assolutamente ovvia e “normale”. Invece per lui, per   il nostro Fabrizio furioso no!! Si è affrettato immediatamente a dire che la dichiarazione di Epifani è…IRRICEVIBILE!! Siamo alla follia pura, alla necessità di un intervento del CIM (centro di igiene mentale) visto che quello del nostro Presidente della Repubblica tarda ad arrivare o non arriva proprio.

Caro sig. Cicchitto, irricevibile è lei con le sue faziose e deliranti dichiarazioni che ci presentano ogni volta una persona che vive su un altro pianeta , senza il minimo contatto con la realtà che la circonda. Va bene la fazione politica, passi l’amore quasi saffico verso il proprio leader politico ma la mancanza di rispetto per i poteri dello stato e per un barlume di moralità, questo si, sig. Cicchitto è davvero IRRICEVIBILE!!!

Ma non contento, il nostro Fabrizio furioso ha offerto ancora il meglio di sé in occasione dell’emissione della sentenza stessa definendo la vicenda e la giornata “una pagina drammatica per la vita del paese”… Per questo vecchietto senza nè arte nè parte, la vicenda di Berlusconi e della sentenza che lo riguarda rappresenta un fatto drammatico per l’Italia.

A parte che molta gente se ne frega di Berlusconi e dei suoi, ormai innumerevoli, casi giudiziari ma forse, sig. Cicchitto, le cose drammatiche del paese sono altre , ad esempio, la mancanza di lavoro, la mancanza di fondi per la sanità, la soglia di povertà che sale sempre e troppo, le pensioni minime di vecchietti come lei che però, a differenza sua, non arrivano a metà mese, le aziende in crisi che chiudono e licenziano, la crisi di valori che il suo partito (insieme ad altri) ha contribuito a determinare, e via dicendo ma forse è inutile perché il sig. Cicchitto pare non essersi accorto di nulla se non del destino del suo Silvio…

Ecco, per questi motivi e per altri che, ahimè, arriveranno sempre dalla bocca di questo “filosofo metropolitano” , possiamo dire che abbiamo una nuova tassa da pagare, ancora più ingiusta di quelle che già paghiamo contro voglia. La tassa in questione si chiama Cicchitto e ci costringe ad ascoltare frasi assurde che oltre a lasciarci un po’ interdetti ci lascia anche di più incazzati perché  di questi individui sembra proprio che non rischiamo a liberarci. Vorremmo almeno che stessero zitti o che pensassero cento volte prima di aprire bocca e di vessarci con le loro elucubrazione mentali di chi però una mente non ha.

Il Sig. Cicchitto, per quanto riguarda il rispetto dei poteri dello Stato, potrebbe tornare a scuola o all’Università dove potrebbe imparare qualcosa in più, per quanto riguarda invece il rispetto per la moralità potrebbe ascoltare, ogni tanto, le parole di Papa Francesco unico baluardo dell’umanità intera, ma non siamo sicuri che le parole del Papa possano fare breccia in una mente che ragiona al contrario…

Noi Italiani, purtroppo, dobbiamo ancora una volta sopportare e sperare che passi presto!!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

Grandi parole di un grande uomo!!!

“Se una notte di inverno, qui vicino in via Ottaviano, per esempio, muore una persona, quella non è notizia. Se in tante parti del mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, quella non è notizia, sembra normale. Non può essere così !
Al contrario, un abbassamento di dieci punti nelle borse di alcune città, costituisce una tragedia. Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti.”

(Papa Francesco all’Udienza Generale 05/06/13)

Coerenza religiosa…

La coerenza, si sa, è una virtù che non tutti hanno e che spesso ci risulta difficile da raggiungere. Spesso si cambia idea con molta facilità e a seconda di ciò che più ci conviene. E’ anche vero che lo stesso Aristotele diceva che solo la mente “vecchia” non cambia mai idea o comportamento.

Traslando il discorso alla religione, spesso ci accorgiamo che non tutti quelli che sono credenti e praticanti sono coesenti con gli insegnamenti della Chiesa che poi sono quelli di Gesu’ Cristo.

Al giorno d’oggi la gente pensa di poter andare a messa e poi tranquillamente fare il proprio comodo. Per alcuni sembra quasi che la funzione religiosa sia ridotta ad un semplice happening. Basta recarsi a piazza S.Pietro per una qualsiasi udienza generale del Papa o per l’Angelus domenicale per rendersi conto che la gente, a volte, vi assiste solo per poter dire il famoso “io c’ero” infischiandosene del rito stesso.

Si recano dal Papa che predica fratellanza, amore, tolleranza e poi magari nella vita di tutti i giorni sono protagonisti di ciò che di più lontano vi è dai precetti cristiano cattolici. Vi sono personaggi che, durante le funzioni religiose, se la chiacchierano amabilmente del più e del meno mostrando, tra l’altro, un’assoluta mancanza di rispetto per chi invece desidera ascoltare in pace una messa o una predica.

Questo è molto triste anche se, comunque, vale solamente per una minoranza. Per fortuna c’è ancora tanta gente che sente e attua quei principi di positività e gioia di cui si parla nelle funzioni religiose.

Coloro i quali invece si comportano come se fossero in discoteca invece che in Chiesa hanno il solito problema della maleducazione e dell’ignoranza che ormai impera indisturbata in ogni angolo della società. Il problema è sempre quello, se ci fosse meno ignoranza ci sarebbe più educazione e certe cose non succederebbero. E questo vale non solo per fatti “religiosi” ma anche per tutti gli altri.

Spesso a piazza San pietro possiamo assistere addiruttura a litigi verbali, tra persone che dovrebbero essere credenti e praticanti, per accaparrarsi un posto in prima fila vicino alle transenne al fine di poter vedere il Papa da vicino in occasione del suo consueto giro sulla Papa-mobile per salutare i fedeli…alla faccia della fratellanza!

La gente spesso sembra dimenticarsi i precetti base che poi sono quelli che lostesso Papa e in qualsiasi Chiesa vengono ribaditi quotidianamente. Si comportano così anche perchè hanno, inoltre, una visone doistorta di ciò che è la confessione. Non si può commettere ogni tipo di azione e pensare che tanto poi ci si va a confessare e tutto passa. Va bene la confessione ma andrebbe ancora meglio un atteggiamento non lesivo dell’altui dignità e rispetto, e non ci sarebbe nemmeno bisogno della confessione stessa.

Tutto questo è per dire che spesso non vi è coerenza tra ciò che si va ad ascoltare in Chiesa e ciò che poi in effetti viene fatto nella vita di tutti i giorni. Pensiamo, ad esempio, che la quasi totalità delle famiglie mafiose è profondamente credente e praticante a conferma del fatto che molti pensano di poter fare il proprio comodo e poi andare in Chiesa a chiedere perdono…

Non è così che funziona, il perdono e la misericordia esistono solamente in funzione di un vero pentimento e, soprattutto, in funzione dell’impegno a non ripetere più quei comportamenti che, proprio per il fatto che si chiede perdono, noi stessi reputiamo sbagliati. Gli antichi Romani, tanto saggiamente dicevano: errare humanum est, perseverare autem diabolicum…

Si potrebbe aggiungere che sbagliare è umano, perdonare divino ma perseverare è da idioti…

…SOTTO A CHI TOCCA…

Preti che valgono oro…

Non bisognerebbe mai fare di tutta un’erba un fascio, anche se spesso siamo portati a farlo in ogni campo della nostra vita. Soprattutto nella religione e, in particolare, nella chiesa e nella sua storia non andrebbe fatto ma bisognerebbe saper valutare le varie situazioni e i vari personaggi che ne fanno parte.

Anzitutto dobbiamo ben distinguere tra Gesù Cristo e la chiesa. Gesù, per chi crede, è il figlio di Dio, essere perfetto creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili…mentre la chiesa si assume la responsabilità di rappresentare la casa di Gesù e di diffondere i suoi insegnamenti. La chiesa è fatta di uomini in carne ed ossa e come tali possono essere fallaci o meno, possono essere buoni o cattivi come in qualsiasi “organizzazione umana”, c’è del bene ma, ahimè, anche del male. Non dimentichiamoci che il Vaticano è un vero e proprio Stato con il suo capo e i suoi ministri e servitori: qualcuno conosce uno Stato senza difetti? A partire dal nostro, direi che gli esempi si sprecano.

Se sin dall’infanzia decidiamo di frequentare la chiesa, possiamo essere fortunati o meno. Siamo fortunati se troviamo dei preti o comunque esponenti del clero che dimostrano qualità umane come benevolenza, misericordia, comprensione e, soprattutto, non troppo fanatismo per la religione, un po’ meno o per nulla fortunati se incontriamo “talebani” della religione, intolleranza e bigottismo. Quanti persone omosessuali o divorziate o che hanno dovuto subire un aborto si sono sentite mal giudicate o, peggio, cacciate o non accolte dalla chiesa e per questi motivi si sono ovviamente allontanati? Tantissime, forse troppe ma questo è un errore inevitabile  della chiesa. Sbagliamo anche noi se pretendiamo che alcuni dogmi religiosi vengano disattesi, perché essi fanno parte della natura clericale, sono principi che non possono essere modificati, sarebbe come chiedere ad Obama un elogio del comunismo…impossibile!

Vi sono però alcuni esempi di preti eccezionali, che hanno fatto della loro vita una battaglia a favore dei poveri, degli emarginati, dei più deboli a partire dall’ex vescovo di Buenos Aires e ora Papa Francesco che ha sempre mostrato un amore verso tutti senza distinzione pur conservando, ovviamente, il rispetto per le dottrine della Chiesa.

Ricordiamo preti come Don Peppino Puglisi che ha lottato un avita per far sì che i giovani non abbracciassero la cultura mafiosa ma solo quella di Dio e, per il successo che riscuoteva e la paura che facevano le sue parole, ha pagato con la vita, assassinato per mano mafiosa non prima di aver sorriso al suo assassino ed aver detto: ” lo sapevo, ti aspettavo…”.

E poi ancora l’amatissimo e da poco scomparso Don Gallo che con le sue opinioni, per certi versi eretiche, era adorato da tutti. Era a favore di tutto ciò che la Chiesa combatteva, a favore dell’uso del preservativo, a favore dell’aborto, a favore delle coppie di fatto e delle coppie omosessuali insomma un prete d’avanguardia che guardava la realtà quotidiana e la amava per quella che era senza volerla modificare.

Non dimentichiamo il palermitano Don Paolo prete sentinella contro la mafia in una città difficile, Padre Turoldo eccezionale esempio di coraggio e carità, e ancora i vari Don Mazzi, Don Rigoldi che non hanno certo bisogno di presentazioni. E in ultimo, ma non per importanza, tutti gli esponenti della Chiesa impegnati nelle missioni, i Salesiani, i Gesuiti, le suore che, ad esempio, nell’Africa più profonda, aiutano le donne a partorire e crescere i loro figli, tutti quelli che fanno un lavoro enorme prima che come religiosi come uomini e rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per chi chiede aiuto.

Tutto questo è per dire che non è giusto generalizzare e considerare la Chiesa un nemico a priori solamente perché al suo interno abbiamo assistito ad episodi sgradevoli ed alcuni, come la pedofilia, davvero schifosi e che meriterebbero una pena durissima. Come in tutte le famiglie ci sono le mele marce che vanno isolate e combattute, ma anche molte entità positive e che con il loro lavoro nobilitano se stessi e gli altri. Non è che a causa di alcuni presti pedofili dobbiamo credere che lo siano tutti. Sta a noi saper distinguere e sapersi rivolgere alle persone giuste senza scappare od offendere a causa, appunto, di una mela marcia che possiamo aver incontrato sul nostro cammino.

Questi discorsi valgono soprattutto per chi crede ma, sicuramente, bisogna rispettare chi non crede per questo o quel motivo. Ideale sarebbe prendere ciò che di buono c’è nella Chiesa e riuscire a riconsiderare le situazioni negative senza per questo demonizzare un intero sistema. A volte risulta davvero difficile ma non è impossibile se usiamo intelligenza e sensibilità.

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

 

 

L’unico che vale la pena di ascoltare…

Unknown

Negli ultimi mesi avremmo dovuto assistere ad uno spettacolo nuovo. Dopo le elezioni del 24 Febbraio scorso, il popolo aveva espresso una voglia di cambiamento e di rinnovamento. Invece, da buoni italiani trafficoni, chi di dovere ha fatto tanto, troppo per…far rimanere le cose come erano prima eludendo e, soprattutto deludendo, chi dovrebbe “comandarli”.

Destra, sinisitra, centro, sopra e sotto hanno dato uno spettacolo penoso, tutti intenti ad incollarsi sempre più alla pelle delle poltrone dei palazzi. Abbiamo avuto  i dieci saggi (con la Boldrini undici!), Berlusconi che “governa” il governo minacciando comportamenti eversivi in caso di violazione dei SUOI interessi, una sinistra sfasciata, ridicola e ridicolizzata con i suoi esponenti “di spicco” che non ne hanno azzeccata una. Ricordiamo che il popolo della sinistra, la base aveva scelto (nelle primarie) Bersani su Renzi ma si è ritrovata Letta…

Non solo le elezioni nazionali hanno dimostrato che il risultato, anche quando palese, non sempre viene rispettato ma anche le primarie del PD dimostrano, togliendo 2€ ad ogni elettore (cosa assurda!), che poi fanno come vogliono. Non stupiscono  i voti dati a questa parte della politica dalle persone anziane che sono ancorate ad idee che difficilmente possono essere sradicate o modificate, ma non si capisce come un giovane possa votare la vecchia politica anche se poi non si capisce bene, in effetti, il nuovo dove sia.

Abbiamo assistito alle solite chiacchiere degne del miglior CAF (Craxi, Andreotti e Forlani) di ormai due decenni fa. Parole di parte, faziose da far impallidire una curva da stadio, che non hanno mai pensato al bene comune ma solamente a piccoli, a volte piccolissimi, interessi di bottegucce da strapazzo. Abbiamo assistito ad esponenti di governo incompetenti che non conoscono nemmeno la differenza tra Equitalia e Agenzia delle Entrate (vero sig, Fassina?), ad un primo ministro che, dall’alto della sua onestà intellettuale, si è affrettato a dichiarare che il governo andrà in “ritiro” cioè in vacanza a spese proprie…ci mancherebbe altro sig. Letta?? Ma dove vivete lei e i suoi prescelti? dimostrano ogni giorno di più la loro lontananza dalla realtà, dal popolo che, caso mai non l’avessero ancora capito, non li sopporta più con sconfinamenti nell’odio politico e, talvolta, personale.

I responsabili di alcuni degli ultimi disordini sono proprio loro e, cosa gravissima, non lo capiscono affatto. Forse si comportano così in onore del loro maestro da poco scomparso. Il Divo Giulio li ha ispirati da sempre e continuerà a farlo da lassù o meglio, per chi ci crede, da laggiù…

E pensare che stavolta era davvero facile, le urne hanno detto chiaramente chi ha vinto, chi ha perso e chi ha stra-perso. Bastava rispettare il verdetto ma ci voleva coraggio perché il cambiamento sarebbe stato epocale e totale. Ma il coraggio non è una virtù di cui siano colmi persone come, in primis, Napolitano bissato Presidente della Repubblica dopo che pochi giorni prima dell’elezione aveva definito ridicola un’ipotesi secondo mandato…complimenti al nostro presidente ottuagenario!!

In tutto questo marasma, in tutto questo squallore emerge, ancora una volta una luce splendente che splende più che mai, quella di Papa Francesco. L’ex cardinale Bergoglio sembra davvero essere rimasto l’unico faro dell’umanità intera e, nella nostra fattispecie, di noi Italiani. L’unica voce che vale la pena di ascoltare e l’unico personaggio che vale la pena di seguire. Ho già parlato spesso in questo mio blog del Papa e, più passano i giorni, più resto convinto della sua bontà. La chiesa è stata capace di quel cambiamento che le era richiesto e ha scelto una persona unica e di reale riformismo. La nostra politica non è stata capace, o meglio non ha voluto esserlo, di imitare per migliorare.

Se proprio dobbiamo ascoltare qualche capo di Stato, allora forse, dovremmo proprio ascoltare il Papa, questo Papa che è l’unico che vale la pena di ascoltare con le sue idee, i suoi comportamenti e le sue azioni veramente riformiste, coraggiose e tenere al tempo stesso. La gente lo ama non solo perché è il Capo della Chiesa Cattolica ma anche e soprattutto perché si percepisce il suo amore per la gente di cui ama sentirsi parte, la sua semplicità e la sua dolcezza. La sua attenzione per i giovani è tanto grande e presente in lui quanto nulla e totalmente assente in Letta, Napolitano e compagni…la gente lo vede e lo nota e, speriamo, sappia trarre le dovute conclusioni e  conseguenze. Evviva il Papa, evviva questo Papa!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

Sempre la stessa musica…cacofonica!!

A due mesi dalle elezioni possiamo dirlo ufficialmente: siamo davvero, di nuovo, alle solite. Non cambia mai nulla anzi tutto sembra peggiorare. i nostri politici, anzi politicanti hanno, in questi due mesi circa, dato uno spettacolo a dir poco penoso, ridicolo che ci espone ancora di più ai rischi di una crisi che chi dovrebbe affrontare sembra non essere in grado di farlo.

Dopo un inizio promettente tutto è scivolato verso la vecchia logica dello scambio di poltrone, verso le promesse di tutela degli interessi di questo o di quello, verso i soliti impicci insomma. Anche le forze “nuove” hanno forse un tantino deluso chiudendosi a riccio e dando, a volte, l’impressione di non voler “giocare” perché forse impauriti da un gioco più grande di loro.

Quindi la prima conseguenza è che questo paese non ha ancora un nuovo governo che sia espressione della volontà popolare. E’ anche vero che, chi di dovere (Sig. Napolitano), non ha avuto a sua volta il coraggio politico di affidare un incarico di governo a chi, volenti o nolenti, ha vinto le ultime elezioni. Intanto la crisi delle famiglie, degli imprenditori, di tutto, galoppa e loro che fanno? gli incontri per “inciuciare” e avere le poltrone. Senza contare che nel nuovo parlamento ci sono ancora volti impresentabili, indagati e condannati alcuni anche per truffa allo stato. Non faccio nomi non per timore ma solo perché chi mi legge già li conosce da solo.

Il nostro presidente della Repubblica, che alcuni hanno definito una gemma in un mare di noia, non ha trovato altro di meglio che nominare dieci saggi. Non uno o due o tre…ben dieci. A giudicare dalle condizioni in cui hanno ridotto un paese splendido non pensavo proprio che tra di loro politicanti vi fossero addirittura dieci saggi!! Poi ho letto alcuni dei loro nomi ed ho capito tutto, in realtà la mia impressione era giusta e non abbiamo nessun saggio. Uno di questi è  il Sig. Gaetano Quagliariello (Don Tano) e dopo lui saggio mi aspetto davvero che Topo Gigio vinca il premio Nobel per la letteratura!!! Incredibile…

Dopo una decina di giorni di “lavoro” i sedicenti saggi hanno prodotto due informazioni essenziali e soprattutto nuove! la prima è che, secondo loro, non è possibile abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Davvero non ci aspettavamo una cosa simile da chi, di questo finanziamento, vive da decenni in maniera parassitaria. La seconda delle loro creazioni è che con due camere non c’è governabilità. Ma davvero?? sono due mesi che ci siamo accorti che al senato non vi è una maggioranza ma ora Don Tano & C. ci hanno illuminato. Che saggezza!!

In queste ore poi sono impegnati ad eleggere il nuovo capo dello Stato e alcuni nomi di papabili mettono i brividi. Verrebbe voglia davvero di abbandonare l’Italia. Alcuni dei possibili eletti sono stati immischiati in scandali più o meno gravi (chiedere a Prodi dei fondi Europei di Nomisma) altri sono figure che non sarebbero in grado, per inesperienza, di ricoprire quella che resta sempre la prima carica Istituzionale. Infatti alcuni di questi hanno già declinato l’offerta.

Nella politica di questo paese cambiano, a volte, alcuni degli orchestrali ma la musica resta sempre la stessa e non è una musica piacevole. Urta i timpani di un popolo che ha mostrato una pazienza nei loro confronti che rasenta la stupidità, la “mollezza” morale che, forse, andrebbe messa da parte per tirare fuori un po’ di rabbia nei confronti di coloro che sono o dovrebbero essere sempre, non dimentichiamolo, dei dipendenti del popolo. Persino la Chiesa, a volte tanto bistrattata e contestata dalla politica, ha capito i propri errori e in occasione dell’elezione del suo ” capo dello Stato” ha avuto il coraggio di cambiare rotta, di eleggere il nuovo, un Papa che sapesse far convergere la benevolenza di tutti. E i risultati si vedono ogni giorno con un gradimento al capo della Chiesa senza precedenti.

Ma loro, i nostri politicanti, no! non riescono proprio a scrollarsi di dosso la polvere decennale che li contraddistingue e che rischia di portarci alla rovina totale. C’e’ sempre la speranza,  l’auspicio anzi l’esigenza che le cose siano fatte per noi, per il popolo e non per l’interesse di una casta o peggio solo di alcuni suoi rappresentanti.

…SOTTO A CHI TOCCA…

Se un buon Papa si vede dal mattino…

A quasi un mese dalla sua elezione al soglio pontificio, possiamo dire che Papa Francesco non sta deludendo le aspettative nei suoi confronti, anzi, le sta confermando ogni giorno di più. In mezzo alla pochezza delle nostre Istituzioni, e non solo delle nostre, il Papa si sta guadagnando la stima di tutti, sembra essere, oggi, il solo punto di riferimento per una società che sta andando lentamente alla deriva a causa di coloro che per primi dovrebbero tentare di non farcela andare.

Lo spessore umano e morale dell’uomo vestito di bianco sembra essere davvero enorme tanto che tutti ma proprio tutti ripongono in lui le speranze proprie e della collettività. Anche coloro i quali, negli anni passati, si sono sempre un po’ tenuti a distanza dalla Chiesa e dai suoi insegnamenti, ora si sono avvicinati con entusiasmo al mondo religioso che con Papa Francesco spesso coincide con il mondo reale, terreno, pratico, il nostro mondo, la nostra quotidianità ed è forse proprio grazie a questo che è tanto amato. Grazie alla sua capacità di essere “normale”, di saper stare tra la gente per la gente e soprattutto per il suo saper offrire sorrisi e parole di umanità a chi ha più bisogno. Sembra essere tranquillamente in grado di portare il nome Qui sibi imposuit…Francesco, un nome pesante, un nome che va saputo portare e che a lui combacia perfettamente.

Prima di lui, dopo Woytila, ci eravamo un po’ tutti abituati ad un clima di freddezza fatto di dogmaticità e protocolli che ci aveva forse un pò tutti allontanati da questo mondo. Ebbene, la cosa che più  sorprende e che più piace di Papa Francesco è proprio questa sua inclinazione naturale ad infrangere i rigidi protocolli della vita ecclesiastica. Nessuno prima di lui aveva “osato” rifiutare di vivere negli appartamenti papali scegliendo la ben più umile residenza di S.Marta, nessuno prima di lui aveva “coccolato” la gente con i buongiorno, buon pranzo e i buonasera che Papa Bergoglio dispensa sempre e che sono diventati un suo marchio di fabbrica e che ci fanno sentire più vivi tutti. Nessuno prima di lui aveva azzardato mostrare, accanto ai segnali religiosi canonici, il pollice alzato in segno di apprezzamento…un stile ” alla Fonzie” che rende, consentitemi, ” fico” questo Papa. Nessuno prima di lui aveva dichiarato le sue passioni per la musica, il ballo e soprattutto per il calcio e per una squadra del cuore di cui ha recentemente accettato, da un fedele in piazza S. Pietro, la maglietta ufficiale. Un Papa umano con passioni e debolezze come le abbiamo tutti e che lascerà sicuramente un segno indelebile nel suo Pontificato e nei cuori di tutta la gente quasi da fare impallidire il ricordo di Karol Woytila.

Sembra abbia capito più di tutti il momento storico che stiamo vivendo e che voglia trasmetterci il messaggio che il Papa è come noi, che vive la realtà nostra e che cercherà di migliorarla con noi e per noi. Questo fa impazzire di gioia la gente. Raramente avevamo visto piazza S.Pietro così gremita durante l’Angelus o, addirittura, per le udienze del Mercoledì con folle oceaniche da Stadio che il Papa “coccola” sempre con lunghi giri sulla Papa mobile, scoperta, senza barriere e sempre pronta, ad un suo cenno, a fermarsi per consentire al Papa di salutare, abbracciare, baciare e dispensare sorrisi a tutti, soprattutto ai più deboli ed emarginati. La dolcezza del suo sguardo verso gli ammalati o i meno fortunati è una cosa di cui tutto il mondo ha bisogno.

Affascina tanto anche la sua voce, il suo accento morbido con cui ci parla di Cristo che Papa Francesco sente molto dentro di sé. Si vede e si sente proprio il sentimento d’amore che egli ha verso Cristo e quello che Cristo ha, attraverso le sue parole, verso di noi. Non ci fa sentire soli, anzi ci fa capire che abbiamo sempre un punto su cui appoggiarci. Certo dovrà anche affrontare temi scottanti, soprattutto i tanti scandali che hanno segnato la storia della Chiesa negli anni scorsi e senza dimenticare Emanuela Orlandi, ma crediamo e speriamo che sia in grado di dare una sterzata decisa ad alcune brutte pieghe che qualcuno ha preso. Alcuni hanno azzardato l’ipotesi che questo Papa sia stato scelto apposta per questo: dopo tante cose oscure, che allontanano, che fanno scandalo, un Papa che distolga l’attenzione dagli scandali appunto, attraverso la bontà della sua persona. Non sappiamo se sia così o meno, sappiamo solo che questo Papa ci fa bene, fa bene a tutti e che ha già cominciato una sua “rivoluzione” clericale mostrando la parte normale e semplice della Chiesa e di colui che la regge e la governa. E questo è sicuramente un buon inizio che ci fa attendere con trepidazione e curiosità ciò che potrà venire in seguito in questo che sembra essere un pontificato, per certi versi, magico. Evviva il Papa, anzi, evviva QUESTO Papa!

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Habemus Papam!!!

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Finalmente, dopo quasi due settimane di sede vacante a causa delle “dimissioni” di papa Ratzinger, e’ stato eletto il nuovo Pontefice sucessore di Pietro. Si tratta del cardinale Jorge Mario Bergoglio argentino di 76 anni gia’ vescovo di Buenos Aires che ha scelto di chiamarsi…Francesco nome mai usato prima da nessun suo predecessore.

Mi piace molto questo nome e penso non solo a San Francesco ma anche a Francesco Saverio co-fondatore insieme a Ignazio di Loyola dell’ordine dei Gesuiti. Tutti si augurano che il nuovo Papa sia dalla parte dei poveri,sappia riformare la Chiesa e sanare le ferite con cui essa, in questo periodo, ha dovuto fare i conti.

A mio avviso Francesco I si e’ presentato benissimo con delle frasi umili , modeste e vicino al popolo, chiedondo addiruttura di essere lui benedetto dai fedeli per questo difficile compito che ha voluto e dovuto assumere. Un papa vicino alle gente senza sfarzi e senza fronzoli come lo si e’ gia visto ad esempio dal drappo posto sulla balconata di San Pietro.Un drappo bianco, semplice quasi povero rispetto a quelli dei suoi predecessori a cui i fedeli erano abituati. Questa assenza di “ricchezza” non puo’ che fare bene ai fedeli e alla chiesa stessa troppo spesso ultimamente lontana dalla realtà e sfarzosamente ostentante in un periodo ” buio” come quello che ahime’ stiamo vivendo sia da un punto di vista economico ma anche e soprattutto da un punto di vista sociale, di valori umani che troppo spesso vengono accantonati in nome di un soggettivismo egoistico che perde di vista la collettività e la fratellanza, fratellanza invocata dallo stesso papa Francesco durante il suo primo discorso dopo l’elezione.

Piace anche molto il fatto che, durante il discorso di presentazione, non si sia mai definito Papa bensì vescovo, vescovo di Roma citta’ verso la quale il Papa sembra nutrire grande affetto e simpatia.

Unica perplessità e’ l’eta (76) forse un po’ avanzata rispetto a ciò che ci si aspettava ma gli auguriamo un’ottima salute per gli anni avvenire in modo che possa guidare la chiesa a dovere in questi anni futuri che potrebbero non essere facili.

Auguri Papa Francesco e…EVVIVA IL PAPA!!

…SOTTO A CHI TOCCA…