Donne maltrattate…

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Ormai le notizie che riportano violenze e maltrattamenti sulle donne sono all’ordine del giorno. E’ di pochi giorni fa un episodio agghiacciante accaduto nella degradata periferia romana. Un trentacinquenne muratore con precedenti penali ha ridotto in fin di vita, a suon di calci e pugni, la sua compagna, una diciannovenne che ora lotta contro la morte in un letto di ospedale.

Sembra essere diventata una pericolosa e drammatica abitudine quella di esercitare volenza sul sesso debole. Debole, appunto, e ciò rende ancora più vile e deprecabile quell’uomo che si accanisce con chi, in realtà, non può nemmeno difendersi. Inoltre questa pratica assurda sembra essere lo specchio dei tempi in cui viviamo, tempi in cui è sufficiente un nonnulla per accendere gli animi per strada, negli uffici pubblici e, come vediamo, ahimè spesso anche all’interno dell’ambiente domestico.

Questi personaggi violenti, frustrati e penosi fanno leva, purtroppo, anche sul fatto che, in linea di massima, l’eventuale pena non è mai commisurata al reato commesso. Sarebbe davvero ora che l’ordinamneto giuridico prendesse provvedimenti in tal senso, mettendo a punto un sistema di pene che siano severe e certe considerando il fatto che la donna rappresenta sempre (o quasi) il centro della nostra socialità, della nostra società e delle nostre vite essendo in grado, spesso, di ricoprire ruoli fondamnetali come madre, moglie, lavoratrice e via dicendo.

Un altro discorso da approfondire è quello di cercare di capire e, soprattutto, di cambiare l’atteggiamento sminuente da parte delle forze dell’ordine ogniqualvolta che una donna si presenta in questura per far presente l’accaduto o per denunciarlo. Spesso si sente fare discorsi volti a minimizzare il tutto con il risultatao che, di fatto, viene appunto minimizzato preparando il terreno ad altre e, magari più violente, aggressioni.

Ovvio peraltro che è tutta una questione di cultura, di educazione, di come uno cresce o “decresce”. Oggi la società è quello che è, intrisa di ignoranza inciviltà e menefreghismo, dotata di valori errati che focalizzano l’attenzione sull’avere piuttosto che sull’essere. Basta fare un giro in qualsiasi parte di qualsiasi nostra città, oppure un semplice giro di canali televisivi per comprendere la pochezza di questa Italia popolata di sporcizia morale e spesso anche fisica che mal si accompagna al resto mondo dove la cultura del “fottere” viene rifiutata dalla stragrande maggionza delle persone…sarà forse per questo cghe ci ritroviamo così indietro rispetto agli altri paesi?

La donna viene sempre di più vista come un oggetto su cui sfogare le frustrazioni, senza rispetto e senza la benchè minima considerazione e, cosa più grave, le cose sembrano sempre peggiorare proprio come avviene in tutti gli altri campi nel nostro paese. Voglio dire che non si riesce a vedere la cosiddetta luce in fondo al tunnel, ogni giorno, ogni settimana, ogni mese che passa possiamo notare come le cose peggiorino tanto che saremmo contenti se solo rimassero stazionarie. Non si chiede che migliorino ma quanto meno che non peggiorino ed invece…

Spesso però, ad onor del vero, sono le stesse donne che, ommettendo la denuncia nella speranza che il manesco cambi, mettono se stesse in pericolo esponendosi a successivi episodi di violenza. E’ bene sapere e ricordare che se in casa vola uno schiaffo, anche per caso, questo non sarà altro che il primo di una lunga serie, non rimarrà mai un episodio isolato perchè è il frutto di una educazione e di una concezione sbagliata che non cambierà mai.

Quindi sarebbe opportuno che la donna che subisce anche solamente uno spintone si allontanasse subito dall’autore dello spintone stesso a si dirigesse verso un qualsiasi posto di polizia dove dovrebbe trovare persone comprensive e istruite a dovere al fine di bloccare sul nascere questi comportamenti.

Ancora più opportuno sarebbe avere un paese popolato da persone educate e civili ma, oggi come oggi, forse è più facile e auspicabile la repressioni di queste violenze schifose.

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

Ma cosa stiamo diventando!?…

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Sarà la crisi, la mancanza di lavoro e di soldi, le difficoltà quotidiane o semplicemente la decadenza della natura umana ma ultimamente stanno succedendo delle cose assurde e inaccettabili.

I media ci hanno già aggiornato su episodi di cronaca agghiaccianti che riguardano, tanto per cambiare, le donne ma non solo. E’ di pochi giorni fa la notizia che un uomo abbandonato dalla fidanzata ha pensato bene di darle fuoco. Ci si chiede dove finirà questa spirale di violenza e, soprattutto se finirà.

Ormai sembra cambiata anche la natura stessa dei reati. Non esiste più nemmeno il rispetto di quelle che erano le “regole non scritte della delinquenza”, quelle a cui ha sempre obbedito, ad esempio Renato Vallanzasca criminale violento ma coerente con se stesso. Ma questa è un’altra storia.

Oggi vi è una voglia di infierire e di compiere azioni tremende. Si arriva a fare e a compiere azioni di una violenza terribile senza rispetto per la vita di nessuno quasi nemmeno di quella dei bambini. Cosa spinge un uomo a dare fuoco alla sua ex moglie o fidanzata proprio non si riesce a capire. La considerazione di cui godono le donne in generale è, purtroppo, molto bassa, relegate a meri oggetti di proprietà da poter gestire a proprio piacimento.

In queste condotte più che una natura delinquenziale si percepisce una natura folle, che andrebbe gestita e curata in modo sostanziale e deciso. Si potrebbe anche forse prendere in considerazione l’idea di riaprire i manicomi perchè queste persone possano essere curate e, soprattutto non siano in grado di nuocere la prossimo. Ma anche qui le Istituzioni latitano clamorosamente e noi ci abituiamo a questi orrori.

Altro fatto di cronaca nera recente è quello che riguarda le sfigurazioni con acido muriatico. Ormai non ci limita più a denunciare o, al limite, anche percuotere chi ci ha fatto un torto, ma lo si vuole sfiguarare, lo si vuole rovinare per sempre facendolo anche soffrire. Queste notizie, inoltre, hanno anche la pessima caratteristica che portano a pericolosissime emulazioni da parte delle tante menti folli che, ahimè, popolano la società in cui viviamo.

Tutto diventa pericoloso, ci si scalda e ci si altera con un nonnulla e si tende a trascendere con tanta, troppa facilità. Diventa pericoloso anche solamente clacsonare in macchina, c’è il rischio che qualcuno scenda non più per dare uno schiaffone ma piuttosto per sfigurare o, peggio, per sparare. E’ una società davvero marcia che ha perso la bussola ormai da tempo e che, soprattutto, sembra non poter e non voler ritrovare la strada della normalità.

Si dovrebbe avere molto più rispetto per il prossimo e per la vita, nostra e altrui. Quelli che non sanno controllarsi e che attuano comportamenti simili a quelli di cui ho scritto qualche riga fa dovrebbero farsi, forse, un giro nei reparti ospedalieri in cui c’è davvero chi lotta per vivere o anche solo per sopravvivere. Potrebbe aiutarli a capire tante cose e a comportarsi secondo le regole della buona convivenza, dell’educazione e del rispetto. Certo, per qualche caso, anche questa pratica risulterebbe inutile data la naturale propensione di certa gente all’ ignoranza e alla violenza più bieche.

Quanto a quegli schifosi reati che vengono posti in essere da menti folli, andrebbero puniti molto severamnete, non si può nemmeno pensare di bruciare o sfigurare una persona. Qualunque cosa possa essere accaduta, non è una cosa concepibile ma, visto che la madre dei cretini è sempre incinta, occorrerebbe che le Istituzioni prendessero provvedimenti seri per prevenire e punire chi si rende responsabile di queste porcherie. Ci riusciranno?? Mah…forse la Boldrini o la Finocchiaro se si impegnano riescono a capire almeno di cosa si tratta…

A parte tutto, sarebbe auspicabile anche in questo caso un passo indietro, una regolata morale anche perchè di questo passo non capisce dove si possa andare a finire. Occorre uno sforzo comune affinchè la follia di alcuni faccia posto alla bontà di molti, della maggior parte delle persone!

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

 

 

Reati da punire…più severamente!!

Sappiamo bene che, nel nostro paese, la giustizia potrebbe funzionare meglio, ingolfata come è da una serie di processi, da iniziare o da finire, interminabile. Sta di fatto che, forse, sarebbe opportuna una riforma giuridica vera, profonda che consenta sia lo snellimento delle pratiche giudiziarie sia l’introduzione di misure più opportune relativamente a determinate tipologie di reati.

Il nostro è probabilmente il paese con il sistema giudiziario tra i più garantisti del mondo. Abbiamo tre gradi di giudizio dove, spesso all’ultimo grado viene completamente ribaltata la sentenza del primo grado lasciando anche dubbi sulla effettiva capacità investigativa di chi è preposto a tale scopo. Possibile che una persona condannata in primo grado venga, in Cassazione, del tutto assolta? Che razza di indagini sono state fatte? Che razza di investigatori sono questi che sbagliano tutto sin dall’inizio? Queste domande sorgono spontanee e, spesso e volentieri, non hanno risposta ma lasciano solo rabbia in chi chiede giustizia, una giustizia “giusta”.

Vi sono poi dei reati gravissimi, schifosi, che fanno rabbrividire e che il nostro sistema giudiziario si ostina, talvolta, a non tenere nella giusta considerazione e anzi a “garantire” un po’ troppo. Mi riferisco, ad esempio alla violenza sulle donne, ai sequestri di persona e, soprattutto, alla violenza sui bambini a quella che viene chiamata con una delle parole più aberranti del vocabolario: la pedofilia.

Ho già trattato, in passato, il tema sulla violenza sulle donne provocato da una concezione malata di alcuni uomini che pensano di averne la proprietà esclusiva e di poter disporre della propria femmina a proprio piacimento. Troppo spesso, anche ultimamente, accadono eventi tragici che hanno come vittime le donne, donne soggiogate che subiscono l’impossibile. Altro reato orrendo è, appunto, il sequestro di persona. Il privare una persona della cosa più importante che possa avere (la libertà) è una cosa agghiacciante contro cui tutti dovrebbero combattere per debellare la concezione stessa che si possa tenere una persona segregata allo scopo di avere un profitto, il riscatto. Ma, in una ipotetica quanto, mi rendo conto, squallida classifica di reati forse al poco invidiabile primo posto c’è appunto la pedofilia. Un reato e una “pratica” assurda, contro tutto e contro tutti, contro la natura, contro ogni senso e perpetrata da malati mentali che il nostro ordinamento, spesso , considera incapaci di intendere e di volere con buona pace dei genitori dei piccoli “violati”.

Il legislatore dovrebbe tenere più in considerazione il fatto che un bambino “offeso” in quel modo si porta dentro una ferita enorme che niente e nessuno riuscirà mai a rimarginare. La ferita è anche dei genitori quindi, direi che si tratta, quando accade, di una tragedia vera e propria che nessuna sentenza potrebbe mai mitigare pensando di poter offrire una giustizia equa.

Alcuni, in passato, avevano avanzato l’ipotesi di introdurre, per questo tipo di reati e anche per sequestro di persona e violenza sulle donne, l’istituto della pena di morte. Il nostro paese è davvero strano. La culla del diritto non sembra essere in grado di avere un senso di giustizia, sembra quasi dover scontare una  sorta di pena del contrappasso: coloro che hanno inventato il sistema giuridico con codici leggi ecc, nei tempi moderni non riescono ad avere un’applicazione di quei codici e di quelle leggi che un tempo erano considerate delle vere opere d’arte del settore.

Quelli che vorrebbero la pena di morte per questi reati avevano proposto una specie di referendum popolare, un sondaggio tra i cittadini per vedere chi e quanti fossero stati a favore o contro all’introduzione di questa maggiore “severità”, di questa “severità” estrema. Molti si sono detti o contrari sia alla pena di morte sia al cosiddetto sondaggio esplorativo ma forse più per paura che il risultato potesse essere a favore che per reale convinzione. Se, diciamo, vincesse il sì dovrebbero davvero riformare tutto e il nostro paese cambierebbe volto e natura.

Al di là di tutte le considerazioni personali di ciascuno, è evidente che la giustizia, in questi casi, deve essere più precisa, più severa e più sensibile alle conseguenze di questi schifosi reati. Pene più severe ma soprattutto pene certe e, perché no, in questi casi abolire il secondo e il terzo grado di giudizio. Sicuramente una provocazione difficile da attuare ma mi piacerebbe venisse fatto questo referendum e vederne i risultati. Potremmo forse avere una sorpresa “sorprendente”?

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Amanda Knox torna!…sta corte aspetta te!!

Un po’ a sorpresa, ma nemmeno molto, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza che aveva assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’accusa di omicidio della povera Meredith. Inoltre ha reso definitiva la condanna della ragazza americana per calunnia. Tutto da rifare quindi con la Corte che definisce “fuori di senno” i giudici che avevano emesso sentenza di assoluzione.

La Knox sembrava aver già cantato vittoria definitiva già da più di un anno da casa sua, a Seattle, dove è diventata quasi una celebrità anche arricchendosi scrivendo un libro best seller sulla tristissima vicenda. Una ragazza dal volto tanto dolce quanto inquietante che forse nell’omicidio è coinvolta un po’ di più di quanto la Corte d’Appello di Perugia pensasse nel 2011. Al di là delle solite considerazioni sul fatto che possa o no essere colpevole, una cosa ci rattrista e continua a farlo, purtroppo, anche dopo questa vicenda e cioè la quantità di omicidi rimasti ancora senza un responsabile.

Ci riferiamo all’assassinio di persone innocenti come la povera Meredith o Sarah Scazzi passando per Chiara Poggi per finire a Yara Gambirasio, solo per citare gli esempi a noi più cari. Oltretutto, questi omicidi possono ricondursi a quell’odioso fenomeno noto come “femminicidio”. Omicidi perpetrati spesso da uomini che pensano di dimostrare la loro forza non capendo invece che dimostrano solo la loro pochezza. Basta! questi crimini sono schifosi più degli altri e al pari della violenza sui bambini. Il legislatore ha l’obbligo di prevedere pene più severe, severissime al fine di prevenire la commissione di questo genere di reato e, in caso sia compiuto, punire, dopo un giusto processo, senza pietà i colpevoli a cui forse in questi casi, nemmeno dovrebbe essere concessa la possibilità di reintegrarsi nella società. Come si fa a reintegrare una persona che pensa che donne e bambini vadano “puniti”? Questa è gente malata di cui una società che si definisce civile non dovrebbe sapere cosa farsene.

Spesso capita che le donne vittime di violenze, per paura o perché sottovalutano gli episodi che vivono, evitano di denunciare il fatto facendo finta di nulla sperando e credendo che non si ripeta più. A queste donne mi sentirei di dire che se un uomo le picchia o usa violenza di qualsiasi tipo su di esse una volta, quasi certamente lo rifarà ma la volta successiva potrebbe essere l’ultima…quindi non bisogna mai sottovalutare nessun episodio nemmeno un piccolo schiaffo che, lì per lì, potrebbe sembrare innocente.

Tornando alla Knox e a Sollecito si sono di nuovo professati innocenti e pronti a dare battaglia per dimostrarlo. Nessuno sa, ad oggi, chi abbia ucciso la studentessa inglese, possiamo solo azzardare delle ipotesi. Forse Meredith è rimasta vittima di un festino a base di sesso droga e alcool in cui le cose sono sfuggite di mano a tutti causando la tragedia, o forse può aver pagato caramente un suo rifiuto a prestarsi a pratiche sessuali che potremmo definire un po’ fuori dagli stereotipi, o forse si è trattato davvero di un tragico incidente o di un altrettanto tragico omicidio il cui colpevole sembra, per ora, averla fatta franca anche se, comunque, Rudy Guede sta scontando sedici anni di carcere per aver partecipato a questo omicidio. Qualsiasi sia la verità è opportuno, anzi necessario accertare tale verità, assicurare alla giustizia il o i colpevoli e soprattutto è necessaria una inversione di tendenza nel modo di considerare le donne che sono le creature più straordinarie dell’universo, sono coloro che questo universo lo reggono, essendo madri, mogli, amanti. Insomma donne che vanno rispettate in quanto tali. Niente ci deve far pensare che siano di proprietà di questo o di quello, che siano degli oggetti su cui sfogare ogni tipo di impulso. Se arriverà ad essere presente in tutti questa concezione, la nostra società avrà riportato una vittoria perché potrà dirsi una società più CIVILE!!

…SOTTO A CHI TOCCA…