…Pensiero stupendo… VI

 

La cattiveria ha il volto umano, non può appartenere a un cane…

 

Bellissima frase che questo blog vi regala oggi in occasione di un altro… “pensiero stupendo”.

Frase ricca di significato che spesso le persone dimenticano. Un cane non è mai cattivo, non può esserlo, gli appartiene la bontà d’animo e di comportamenti. E’ sempre l’essere umano che rovina ogni cosa anche una delle più belle come un cane…

Un grande pensatore del passato diceva che nessuno sa cosa vuol dire essere amato fino a quando non si possiede un cane e aggiungeva che la civiltà di una società è direttamente proporzionale all’amore e al rispetto che essa ha nei confronti dei cani…in Italia abbiamo ancora tanta strada da fare anche in questo campo…

…SOTTO A CHI TOCCA…

Berlusconi – Pascale…una coppia, due imbecilli (sine baculo)

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Al di là delle fazioni politiche, delle polemiche, delle ragioni e dei torti, delle motivazioni della sentenza di condanna e dei pareri personali ciò che i due soggetti hanno dichiarato nell’immediatezza e nei giorni dopo la sentenza stessa ha dello sconcertante e, ahimè, solo in questo paese, senza ormai più alcun baluardo di decenza e rispetto, può succedere.

Il Silvio, oltre che a ribadire la sua innocenza a cui peraltro forse non crede più nemmeno lui stesso, si è affrettato a dichiarare che la condanna è una vergogna per la democrazia!

E no caro ottuagenario pseudo trombante, le vergogne democratiche sono altre tipo: il recente disastro in Sardegna, le città martoriate dai terremoti e ancora in ginocchio, la sanità che uccide e che mette gli orari di apertura e chiusura ai pronto soccorso (????) come se gli “incidenti” dovessero avere un orario, i pensionati che dopo 100 anni di lavoro si ritrovano con nulla perché la pensione minima o più equivale al nulla, in generale la decadenza totale in cui versa un paese ormai morto e che il Silvio ha contribuito con tanti suoi compari ad uccidere.

Rispetti la legge e soprattutto le sentenze e ringrazi il cielo di avere la possibilità di scontare la pena ai servizi sociali perché in un paese normale sarebbe in galera da anni. Si renda utile a chi soffre aspettando i prossimi processi le relative certe condanne…si si lo sappiamo lui è un perseguitato, anzi la classe politica tutta è un covo di persone perbene inseguita dalla magistratura assassina. Ci si chiede come mai visto che sono tutti bravi e onesti nessuno, ma proprio nessuno ha più fiducia nel nostro paese…sarà persecuzione internazionale???

Detto questo, il colpo di classe, la calata dell’asso, il numero da fuoriclasse ci è stato fornito da Francesca “sciacquetta” Pascale. La vergine compagna del Silvio ha addirittura chiesto un’udienza da Papa Francesco affinché ascolti la…tragedia del suo compagno. Mai sentito nulla di più comico. Tragedia??? ah quanti italiani vorrebbero avere le tragedie di Berlusconi…le tragedie, cara Pascale, sono ben altre, sono quelle di cui si occupa Papa Francesco che ben sapendo quali siano ti negherà qualsiasi incontro perché conosce il senso della vergogna di cui tu e il tuo ottuagenario nemmeno conoscete l’odore. Non scomodare il Papa, per quel che mi riguarda nemmeno lo si dovrebbe nominare per queste cretenerie e poi, dai, ma la immaginate la Pascale col velo bianco da Papa Francesco?? Di questo passo chiederà udienza anche Cicciolina, Riina e…Fiorito, quest’ultimo con una tenda da circo al posto del velo per ovvi motivi di dimensioni…un po’ di ritegno!!

Ora aspettiamo le nuove prove a favore del Silvio con relativi nuovi testimoni ma ci chiediamo dove fossero prima…forse stavano mettendosi d’accordo…..

ricordiamo che in altri paesi se un politico copia una riga della sua laurea, si dimette non tanto per il giudizio degli elettori quanto per un intimo senso della vergogna che, ormai, nel nostro paese non esiste più. Eh già non c’è più nemmeno il senso della vergogna ma solo la voglia di farla franca , sempre e comunque, la voglia di “futtere” il prossimo sempre e comunque, la voglia di fare i furbi sempre e comunque perché la verità è che l’intelligenza non è più di questo posto ed è stata sostitutiva dal surrogato chiamato furbizia. Con la furbizia, senza intelligenza non si va lontano e i fatti sono lì a dimostrarlo.

Tornando alla vicenda dei due piccioncini, una buona notizia c’è: pare che la Pascale voglia portare via, lontano il suo “uomo” per proteggerlo…fosse vero!! La preghiamo di mettere in pratica il suo intento e, così facendo, di proteggerci da lui, da voi….

…SOTTO A CHI TOCCA…

Perchè qui no…?? New York City docet…again!!

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La questione è annosa e più volte dibattuta e riguarda l’utilizzo, ma soprattutto, il pagamento dei mezzi pubblici. E’ sotto gli occhi di tutti che i prezzi dei titoli di viaggio sono cresciuti a dismisura e in città, ad esempio, come Roma dove i mezzi di superficie sono perennemente bloccati e imbottigliati nel traffico e la “metropolitana” consta di appena due linee mal tenute e mal funzionanti ben si capisce che il biglietto a 1,50 € è davvero un furto.

Alcuni, faziosamente, giustificano l’aumento con il fatto che sono pochi i viaggiatori che effettivamente pagano il biglietto. E questo, effettivamente, accade molto spesso con espisodi grotteschi in cui persone, anzi personaggi, scavalcano i tornelli in metropolitana in una penosa imitazione dell’olio cuore oppure prendono fughe improbabili di fronte ai controllori che, ormai, a fermare un “portoghese” rischiano botte e insulti…

Una volta, circa trenta anni fa, esisteva la figura del bigliettaio che oltre a vendere i biglietti stessi si occupava di impedire l’accesso a chi ne era sprovvisto. Molti potrebbero obiettare che i tempi erano diversi e che ora sono cambiati non rendendo possibile, di fatto, la presenza del famoso bigliettaio sulle vetture. Ma così non sembra essere visto che, in una città come New York City, con un’ area metropiltana di 25 milioni di persone, un quartiere, ad esempio, come Brooklyn che ha, da solo, quasi lo stesso numero di abitanti di Roma il bigliettaio c’è eccome , se non si possiede biglietto non si sale a bordo e in metropolitana i tornelli non sono scavalcabili insomma sono a prova di…cittadino Italiano!

Certo negli Stati Uniti e, nella fattispecie a New York City, tutto è facilitato dal fatto che chi non ha biglietto semplicemente non sale, non ci prova nemmeno perchè, altrettanto semplicemente, non si fa. In italia? nooo si fa eccome,anzi, in certi casi si deve perchè altrimenti la natura italiota viene mortificata quindi via con le solite furbizie e illegalità.

Stiamo parlando, tra l’altro, di un servizio (quello Newyorkese) al top del settore con una rete di trasporti pubblici di superficie e non ampissima e che copre quasi ogni angolo della città, efficientissima e con un costo a tratta di circa 2€ che, rapportato ai nostri costi e, soprattutto, al servizio offerto mostra una disparità disarmante.

Resta comunque una questione di mentalità. La nostra (furbetta e violenta) non permette in effetti l’istituzione della figura del bigliettaio che diverrebbe ben presto inutile e che rischierebbe ancora prima la propria incolumità. Ma resta soprattutto una questione da imitare proprio come a New York City, con il conducente che funge da bigliettaio e controllore e con tanta ma tanta gente che si fa la propria bella fila per pagare e accomodarsi in vettura. E stiamo parlando di New York, una città molto ma molto ma molto più in movimento dei nostri piccoli borghi, taluni davvero di periferia anche se si travestono da metropoli.

Ci si chiede perchè da noi alcune cose, tra cui questa di cui abbiamo scritto, non siano possibili. Ci si chiede se e quando potranno essere possibili ma poi, cercando una risposta, ci si racconta che da noi è un’utopia, è inutile sperarci perchè davvero sembra che le cose, oltre a non cambiare mai, vadano sempre peggio.

…SOTTO A CHI TOCCA…

Meraviglioso esempio di riqualificazione urbana…

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…Quel ramo di verde di una antica linea ferroviaria in disuso, tra una catena non interrotta di grattacieli che volge da sud a nord di un bellissimo quartiere della capitale del mondo…”

Così, parafrasando un famoso romanzo di un mio ben più illustre concittadino, si potrebbe definire la High Line della grande mela.

Una mattina di sole, dopo aver percorso un breve tratto con la subway più antica, famosa ed efficente del mondo, arriviamo a Chelsea dove possiamo incontrare un’oasi di pace, rilassante e sorprendente.

Si tratta di un vecchio tratto ferroviario che è stato ripristinato, ristrutturato e trasformato con maestria in un originalissimo parco cittadino proprio nella parte di Lower Manhattan. Vi si accede da scale o ascensori opportunamente segnalati e, una volta “saliti” si apre un mondo che non si pensava possibile nella città che, come da definizione, non dorme mai.

I vecchi binari sono stati adibiti a sedi di sdraio che si muovono lungo la linea dei binari stessi. Tavolini e panchine sono sparsi ovunque circondati da una vegetazione low cost. Alcuni tratti sono davvero suggestivi con scorci unici che solamente New York City poteva essere in grado di offrire.

camminando lungo la High Line è possibile notare, tra le altre cose, anche numerose sculture la più famosa delle quali riproduce il Gen. Colin Powell nell’atto di mostrare all’assemblea generale delle nazione Unite, un pezzo di arma chimica, ritrovato in Iraq. Inoltre durante tutto il percorso sono state previsti alcuni punti di sosta con tanto di tribune dotate di posti a sedere da cui osservare il brulicare della città dalle luci accecanti. Infatti ancora più suggestiva è la visita alla High Line nelle ore notturne dove persone di ogni tipo si ritrovano per bere o mangiare qualcosa lungo uno dei chioschi presenti sulla High Line stessa.

Alternativa ai chioschi è sicuramente una visita al vicino Chelsea Market in cui è possibile trovare ogni ben di Dio da gustare sia sul posto sia camminando sulla High LIne. Famossimo per la sua cucina e per la sua idea di approntare un “Pic-Nic” appositamente studiato per i visitatori della linea è Amy’s Bread, un delizioso negozietto all’interno di un altro esempio di splendida ristrutturazione cioè il Chelsea Market. Ai visitatori che ne fanno richiesta viene fornito un pranzo completo e a prezzi molto onesti e competitivi.

La High Line rappresenta un’oasi fruibile da tutti in ogni periodo nell’anno e una validissima alternativa al già leggendario e visitatissimo Central Park.

Rappresenta altresì un esempio che tutti i paesi dovrebbero seguire per ristrutturare vecchi siti ormai in disuso o dismessi che diventano, spesso, ricettacoli di sporcizia e delinquenza. Nel nostro paese in particolare, tra aree dismesse e aree incomplete a causa dei soliti vizietti italioti, ci sarebbe davvero tanto materiale da rimodellare ma c’e’, in effetti, un problema di fondo che non è da trascurare.

Nella fattispecie a New York City, ma, più in generale, anche nelle altri città straniere esiste una civiltà e una educazione che permette a tutti di mantenere in uno stato ottimale un’opera simile. Nessuno si sogna di imbrattare, rompere o, peggio, prelevare indebitamente pezzi di “res pubblica” come invece avviene regolarmente dalle nostre parti. La High Line viene fruita e visitata da milioni di persone nessuna delle quali si permette di rovinarla, sporcarla o altro…

Onore quindi alla municipalità Newyorkese per aver saputo riorganizzare in maniera ottimale tutta la situazione relativa alla ferrovia in disuso ma onore anche e soprattutto ai New Yorkers stessi che sono stati in grado, e lo sono quotidianamente, di valorizzare e tenere da conto il gioiello che hanno, forse inaspettatamente, ricevuto in eredità.

Dalle nostre parti tutto questo discorso sarebbe, ahimè, oltre che inutile anche improponibile visto che manca una base culturale di educazione civica che sia in grado di far apprezzare e mantenere in buone condizioni una cosa simile. Quindi, cinicamente ma realisticamente, risparmiamo soldi e accontentiamoci di quei pochi metri quadri di verde a testa, sporco e mal tenuto…questo è purtroppo quello che la nostra mentalità merita.

…SOTTO A CHI TOCCA…

Senatori a vita…

Il presidente della Repubblica continua nella sua visione assurda della realtà anche se sbagliamo noi a sorprenderci trattandosi lui di un dinosauro della politica, ancorato a logiche antichissime dopo quasi settant’anni di politica…Mi vengono in mente tutti quelli che lo additano come ancora di salvezza del paese…

Il sig. napolitano ha nominato ben quattro senatori a vita forse per andare a coprire lo scranno del “divo” Giulio che ci ha prematuramente lasciato a quasi un secolo di vita e di imbrogli. Questi quettro fortunati sono Riccardo Muti, Carlo Rubbia, Renzo Piano ed Elena Cattaneo. Quattro super miliardari che ora percepiranno anche la “diaria” da senatore a vita in barba a chi tira la carretta ogni giorno in mezzo a mille difficoltà.

La nomina di un senatore a vita, come recita la Costituzione, dovrebbe essere rivolta a coloro i quali hanno portato lustro alla nazione in questo o in quel campo lavorativo, artistico ecc. Fermo restando che questi quattro nominati avranno senz’altro fatto qualcosa di buono nelle loro rispettive professioni, non si capisce la necessità di far gravare ancora costi sulla collettività. Ma forse senza questi fantastici quattro il paese non riesce ad andare avanti, o meglio dire indietro? Riccardo Muti? perchè non allora Claudio Abbado. Carlo Rubbia? perché non allora Luigi Cattel o Barbara Stella. Renzo Piano? perchè non allora Massimiliano Fuksas. Elena Cattaneo? perché non allora sempre Cattel o Stella…

I nostri fantastici quattro andranno a percepire un bel gruzzoletto in più, loro che sono un premio Nobel, un grande direttore d’orchestra da decenni sulle scene già direttore dell’orchestra del Teatro Alla Scala di Milano, un famosissimo architetto che ha creato opere in ogni angolo del pianeta pagato profumatamente da committenti miliardari e una ricercatrice e professoressa universitaria che certo in difficoltà non si trova. Ora si affretteranno a dichiarare che i loro compensi senatoriali verranno devoluti in beneficenza ma, alla fine, non si sa mai a chi, dove, quando e perché…

Forse a molti non è sfuggito il fatto che, tra questi nominati, manca il nome di Dario Fo anch’egli premio Nobel ma escluso forse partigianalmente perchè vicino al movimento 5 stelle di Beppe Grillo ignorato più e più volte dai vecchi politicanti capitanati dal sig. Napolitano. Illogico e dispettoso il nostro “guaglione”…

Forse si dovrebbero rivedere le regole anche in questo campo. Diamo sì un premio come la nomina di sentaore a vita a chi si distingue in un determinato campo e da lustro al nostro paese ma iniziamo a pensare che ci sono ben altre persone che si distinguono ogni giorno. Mi riferisco, ad esempio, a tutte quelle mamme magari separate con figli a cui l’ex marito non da nessun aiuto, eppure, nonostante tutto, lavora in uffcio e a casa, cresce uno o più figli, paga le tasse, fatica, arriva a casa la sera distrutta dopo essere stata stipata per due ore nei mezzi pubblici perché l’auto con due figli non può permettersela, insomma nonostante TUTTO va avanti. Mi riferisco a tutte quelle persone che vivono normalmente in mezzo a difficoltà che ai senatori a vita sembrerebbero insormontabili ma che loro affrontano con la forza dei giusti. Di persone così ne è pieno il mondo e danno, loro sì, lustro al nostro paese perché reggono ciò su cui il nostro sistema paese dovrebbe basarsi e, di fatto si basa cioè la Famiglia.

Caro sig. Napolitano, vogliamo una volta tanto fare i seri, spezzare le logiche marce e ammuffite di cui vi nutritte da decenni e, magari, fare una sorpresa a tutti nominando senatore o senatrice a vita, ad esempio, la classica Sig.ra Maria Rossi che da sola cresce tre figli senza l’aiuto di nessuno? Sarebbe davvero bello e civile ma credo che da parte vostra, caro sig. Napolitano, sia un’azione impossibile, come chiedere ad un elefante di danzare il flamenco in una cristalleria senza fare alcun danno…

Per quello che conta (nulla) questo blog nomina senatori a vita chi la vita la affronta davvero e vince ogni giorno nonostante tutto e tutti…

…SOTTO A CHI TOCCA…

Apple avanza…

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Oggi a Roma è stato inaugurato il terzo Apple store della città in un grande centro commerciale. E’ stata una festa (come al solito) iniziata fin dalle prime ore del mattino quando una folla un po’ assonnata si è messa in fila ordinatamente per avere accesso, per primi, al locale della mela più amata del mondo. Come di consuetudine ai primi 1000 visitatori è stata regalata la T-shirt commemorativa dell’evento. Lo store è molto ampio, luminoso e arredato come tutti gli altri con i colori e i materiali scelti in prima persona proprio dal suo fondatore, il compianto Steve Jobs.

Gli Appleiani avranno quindi un nuovo punto di riferimento, una nuova “mecca” della mela dove, oltre ad acquistare gli amati dispositivi, potranno scambiare opinioni, imparare e perfezionare la loro conoscenza del mondo Apple. Caratteristiche principali di questo nuovo store sembrano essere sia la mancanza di porte all’ingresso, cioè sembra essere un tutt’uno con lo spazio esterno che lo “precede” sia la nuova e rivoluzionaria sistemazione del Genius Bar. Il nuovo bar dove gli Apple-nauti si ritrovano, quasi abitualmente, per consigli e domande ai vari Genius è, in questo nuovo store, progettato diversamente rispetto a tutti gli altri fino ad ora. Non è più infatti collocato in fondo al locale, attaccato al muro bensì si trova in una specie di isola in cui sarà il cliente ad essere al centro mentre il Genius, accanto a lui, vigilerà sul da farsi.

Idea geniale questa in perfetta sintonia con lo stile della mela di Cupertino che resta sempre e comunque all’avanguardia in tutto rispetto alle cosiddette concorrenti che poi tanto concorrenti non sono essendo più che altro ladri di idee, quelli che a scuola venivano chiamati copioni…

Parlando di innovazione di cui Apple è la massima rappresentante nel suo campo e non solo, è di pochi giorni fa la notizia che in Olanda è stata aperta la prima scuola Appleiana intitolata al suo genio. Si chiama infatti Steve Jobs School e, anche in questo caso, l’innovazione la fa da padrone. Dalla scuola sono banditi tutti i libri cartacei e tutto ciò che risulta obsoleto e inutile in quanto sostituibile con soluzioni più comode e moderne. Gli studenti che, in questo caso, sono anche di piccola età studieranno esclusivamente su dispositivi Apple come Ipad in primis ma anche IMac e Iphone imparando sin da piccoli l’uso e le potenzialità di questi strumenti.

Oltre ad essere molto utile per un loro futuro, gli alunni si vedranno inoltre preservata la loro schiena potendo evitare di sobbarcarsi chili e chili di libri che spesso nemmeno vengono aperti durante l’anno. Molti si ricorderanno che ai tempi della scuola veniva richiesto l’acquisto di determinati tomi che poi rimanevano a casa impolverati e, a fine anno, ci si chiedeva sempre il motivo dell’acquisto di essi. Allora ben vengano i libri all’interno di un Ipad o gli Ebook, questo sembra essere davvero il futuro prossimo con buona pace di quelle riforme scolastiche che poco hanno a che vedere con i tempi odierni, ancora strutturate su vecchi schemi con una lentezza di adattamento degna di un bradipo…vero sig.ra Gelmini? Ma non voglio sporcare il post con certi nomi impresentabili…

Apple si estende a vista d’occhio e i suoi fans anche, in attesa delle novità che, come sempre, accompagnano il periodo che va da Settembre a Natale. Staremo a vedere ma siamo sicuri che ci sarà, come sempre, da stupirsi e da gioire…Intanto Steve da lassù gongola!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

Recensione di ” Oceano mare ” di Alessandro Baricco

Oggi è con grande piacere che ospito sulle pagine di questo mio blog una recensione di un libro, letto per se stessa e…per noi da una persona a me cara e che ha deciso di regalarmi un pò della sua penna. Una penna che, chi vorrà, potrà conoscere ancora meglio leggendo il suo libro, un libro scritto come si dovrebbe e che supera, in molti casi, la qualità dei manoscritti di autori affermati.

Mariangela ha voluto recensire un libro di Alessandro Baricco e io, onorato, pubblico il suo testo sicuro che possa essere utile a tutti.

Quanto a lei ha 31 anni, è appassionata del XIX secolo e di tutte le sue espressioni artistiche (pittura, scrittura, musica, moda), le piace leggere e fare escursioni in montagna. Un giorno, per caso, incitata da una sua amica alla quale aveva confidato di voler scrivere un romanzo, ha iniziato a scrivere per gioco la prima pagina di “Emma, Emma”. Dopo un mese ne aveva scritte quasi 300! E così è nato il suo primo libro. Essendo diventata moglie da poco, desidero farle da qui, dal mio blog un augurio di immensa felicità…Mery, che tutto vi sorrida sempre!! . Infine mi permetto, contro la sua volontà, di fare un pò di sana pubblicità al suo lavoro. Se vi piacciono i libri scritti con passione e in cui potreste riconoscervi leggete ” Emma, Emma”…rimarrete affascinati dallo stile e dalla storia.

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Di Mariangela Gigli:

Oceano Mare – Alessandro Baricco

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Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.”

“Oceano Mare” di Alessandro Baricco è senza dubbio uno dei suoi libri più conosciuti e apprezzati. A mio parere, uno dei più bei romanzi che abbia letto. È uno di quei libri che si fanno leggere più e più volte, perché la loro bellezza e forza non sono nella trama, ma nelle emozioni e sensazioni che suscitano nel lettore.

La trama, appunto, non è lineare e ben definita, è un continuo intreccio di storie di personaggi molto diversi tra loro, che si ritrovano a condividere pensieri, paure e desideri presso la Locanda Almayer, una pensione gestita da strani e misteriosi bambini, più saggi degli adulti e quasi onniscienti.

Nulla in questo romanzo viene descritto dettagliatamente, tutto è rarefatto e indefinito e lasciato ad interpretazione del lettore, a cominciare dal tempo e dal luogo. Quello che sappiamo è che la locanda si trova sulla spiaggia.

Il mare, l’Oceano Mare, è il vero protagonista della storia, la forza motrice che genera e dà vita ai personaggi. Ognuno di loro si trova lì perché ha bisogno del mare: Plasson, un pittore ritrattista che dopo aver deciso di smettere di ritrarre volti perché “stufo della pornografia”, si trasferisce alla locanda per dipingere il mare, ma finisce per passare le sue giornate sulla riva a fissare l’oceano con una tela vuota davanti, perso nella ricerca dell’inizio del mare; il Prof. Bartleboom, scienziato che si trova lì per studiare invece dove finisce il mare, per poter concludere la sua ingegnosa “Enciclopedia dei limiti”, anche lui bloccato nella sua impresa dal fatto che il mare sembri non avere una fine; Elisewin, un’esile e delicata ragazza che soffre di attacchi di panico, a cui è stata consigliata la cura dei bagni di mare, ma che guarirà grazie all’amore; Padre Pluche, accompagnatore di Elisewin, uno strambo sacerdote perennemente in dubbio sulla sua vocazione e dedito alla composizione di lunghissime poesie; Madame Deverià, bellissima donna fedifraga mandata lì dal marito affinché “guarisca” dall’adulterio; Thomas, un marinaio scampato al naufragio dell’Alliance, ospite alla locanda sotto falso nome (Adam) per vendicarsi dell’uomo che ritiene colpevole della morte della sua amata avvenuta sulla zattera che portò loro e gli altri superstiti alla deriva per giorni e giorni in balia dell’oceano.

Il tema del mare emerge così sotto diverse sfaccettature, dal lato poetico a quello più terribile ed attraverso questi indimenticabili personaggi osiamo porci delle domande che forse mai ci saremmo posti: dove comincia il mare? E se ha un inizio, ha anche una fine? La forza del mare è taumaturgica o letale?

Il tutto nell’inconfondibile e tanto criticato stile di Baricco, eccentrico, contorto, fiabesco, unico nel suo genere.”

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Ancora grazie, Mariangela!!

Per chi fosse interessato, ecco il link del libro di Mariangela Gigli

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http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=779380&ref=profile

Fantacalcio…mania!!

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Quasi tutti gli appassionati sportivi d’Italia lo conoscono e quasi tutti ci giocano. E’ il fantacalcio, gioco inventato, ormai nel lontano 1990, da un informatico milanese che di nome faceva Riccardo Albini e che, forse, è sparito dalla circolazione a godersi i vagoni di soldi a lui pagati come diritti per poter riprodurre l’idea di questo gioco divertente e geniale.

Si tratta di formare delle leghe virtuali, fatte però da veri e propri “gestori” di squadre altrettanto virtuali ma che diventano per i gestori stessi fondamentali tanto da non poterne fare più a meno. Il gioco ha regole ben precise con tanto di parametri, bonus e malus a seconda dell’andamento del giocatore della fantasquadra nella realtà cioè nel campionato vero.

Agli albori, cioè quando il buon Albini pubblicò il primo libro contenente il regolamento di questo gioco, pochissimi credevano ad un suo futuro successo tanto che il libro stesso vendette pochissime copie. Ma con il passare degli anni e il passare parola il gioco prese piede ed incominciarono ad interessarsene anche quotidiani sportivi, emittenti televisive del settore e siti internet creati ad hoc.

Questa crescita determinò un passaggio epocale nel gioco stesso. Mentre all’inizio, per i pochi che ci giocavano,  squadre, punteggi, coefficienti, formazioni, gol e tutto il resto erano trascritti a mano da colui che ricoprendo la carica di presidente di lega non aveva altro che guai, oneri,responsabilità mentre gli onori e i privilegi erano assolutamente nulli, col passare del tempo la tecnologia è venuta in aiuto dei fantallenatori e, oggi, tutto è più semplice, informatizzato e, soprattutto divertente.

Vi è un vero e proprio calciomercato con tanto di trattative, aste pubbliche e private per accaparrarsi le prestazioni dei migliori stando però sempre attenti al “bilancio” della società dimostrando anche di essere dei buoni contabili con il fiuto per gli affari. Si diventa tutti un po’ presidenti e un po’ allenatori di calcio con buona pace di mogli, fidanzate, compagne che, peraltro, spesso partecipano attivamente al gioco.

Ci sono leghe formate da colleghi, amici, familiare o, anche da persone che tra loro non si conoscono ma che hanno in comune la passione per il calcio e per questo gioco ma che, magari, non hanno la possibilità di raggiungere un quorum decente per formare una lega abbastanza numerosa. Insomma tutti possono giocare e lo possono fare gratuitamente attraverso un computer o anche semplicemente acquistando uno dei giornali sportivi aderenti a questo gioco che, peraltro, mettono in palio importanti premi finali.

Il gioco inizia sotto l’ombrellone dove, i futuri partecipanti, studiano le statistiche e i movimenti di mercato già da mesi prima per poter poi formare la propria squadra che assume quasi la stessa importanza della squadra del cuore “vera”. Non di rado qualche fantallenatore si è ritrovato a sperare che un proprio fantagiocatore facesse un gol alla propria squadra del cuore per poter arrivare ai sospirati 3 fantapunti in classifica.

Inimmaginabile, dicono, è la gioia di quando si vince un fantacampionato incidendo, a caratteri indelebili, il nome della propria squadra nell’albo d’oro della lega. Vincere è tanto difficile quanto bello, tanto divertente quanto “prestigioso”, un’esperienza da auspicare e, con un po’ di fortuna, da provare.

A tutti coloro che giocano questo mio blog augura buon divertimento e buon campionato, mentre a tutti quelli che ancora non giocano o che non conoscono questa attività ludica questo mio blog consiglia di interessarsi alla cosa essendo sicura la nascita di una passione in tal senso. Ovviamente il grazie più grande di tutti i fantallenatori va all’uomo che, con le sue idee rivoluzionarie ed innovative, ha reso possibile tutto questo discorso: Riccardo Albini…

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

 

 

Nuova tassa per gli italiani…

Ormai lo sappiamo tutti, siamo un popolo di tartassati da ogni punto di vista ma soprattutto da quello delle tasse da pagare. L’erario italiano è il più esoso al mondo con una pressione fiscale che, negli ultimi tempi e con gli ultimi lungimiranti governi, ha raggiunto picchi insopportabili che non hanno portato altro che ad una ancora più elevata evasione fiscale.

Ma è di poco tempo fa la sensazione che, accanto ai soliti e nuovi balzelli, ve ne sia un altro ben peggiore perché ci costa e non porta a nulla se non ad una sensazione di pena e rabbia al contempo. La tassa che gli italiani devono pagare, o meglio, sopportare si chiama Fabrizio Cicchitto… Un anzianotto spuntato dal nulla, cortigiano e paladino personale del sig. Silvio Berlusconi che non perde quasi mai occasione di stare zitto dimostrando la sua lontananza assiderale dalla realtà e vessando i malcapitati ascoltatori delle sue castronerie.

Il Fabrizio furioso offre spettacolo ogni volta che apre bocca con dichiarazioni a dir poco deliranti. Sappiamo tutti che le ultime settimane sono state animate dall’attesa per la sentenza della corte di cassazione riguardante Silvio Berlusconi ma forse non tutti conoscono le dichiarazione rilasciate da Cicchitto in quei giorni. A parte le fazioni politiche è accaduto che il segretario del PD Guglielmo Epifani si è trovato a dichiarare che le sentenze della magistratura vanno rispettate e attuate senza mettere in ndubbio quello che resta uno dei potere dello Stato. Dichiarazione questa assolutamente ovvia e “normale”. Invece per lui, per   il nostro Fabrizio furioso no!! Si è affrettato immediatamente a dire che la dichiarazione di Epifani è…IRRICEVIBILE!! Siamo alla follia pura, alla necessità di un intervento del CIM (centro di igiene mentale) visto che quello del nostro Presidente della Repubblica tarda ad arrivare o non arriva proprio.

Caro sig. Cicchitto, irricevibile è lei con le sue faziose e deliranti dichiarazioni che ci presentano ogni volta una persona che vive su un altro pianeta , senza il minimo contatto con la realtà che la circonda. Va bene la fazione politica, passi l’amore quasi saffico verso il proprio leader politico ma la mancanza di rispetto per i poteri dello stato e per un barlume di moralità, questo si, sig. Cicchitto è davvero IRRICEVIBILE!!!

Ma non contento, il nostro Fabrizio furioso ha offerto ancora il meglio di sé in occasione dell’emissione della sentenza stessa definendo la vicenda e la giornata “una pagina drammatica per la vita del paese”… Per questo vecchietto senza nè arte nè parte, la vicenda di Berlusconi e della sentenza che lo riguarda rappresenta un fatto drammatico per l’Italia.

A parte che molta gente se ne frega di Berlusconi e dei suoi, ormai innumerevoli, casi giudiziari ma forse, sig. Cicchitto, le cose drammatiche del paese sono altre , ad esempio, la mancanza di lavoro, la mancanza di fondi per la sanità, la soglia di povertà che sale sempre e troppo, le pensioni minime di vecchietti come lei che però, a differenza sua, non arrivano a metà mese, le aziende in crisi che chiudono e licenziano, la crisi di valori che il suo partito (insieme ad altri) ha contribuito a determinare, e via dicendo ma forse è inutile perché il sig. Cicchitto pare non essersi accorto di nulla se non del destino del suo Silvio…

Ecco, per questi motivi e per altri che, ahimè, arriveranno sempre dalla bocca di questo “filosofo metropolitano” , possiamo dire che abbiamo una nuova tassa da pagare, ancora più ingiusta di quelle che già paghiamo contro voglia. La tassa in questione si chiama Cicchitto e ci costringe ad ascoltare frasi assurde che oltre a lasciarci un po’ interdetti ci lascia anche di più incazzati perché  di questi individui sembra proprio che non rischiamo a liberarci. Vorremmo almeno che stessero zitti o che pensassero cento volte prima di aprire bocca e di vessarci con le loro elucubrazione mentali di chi però una mente non ha.

Il Sig. Cicchitto, per quanto riguarda il rispetto dei poteri dello Stato, potrebbe tornare a scuola o all’Università dove potrebbe imparare qualcosa in più, per quanto riguarda invece il rispetto per la moralità potrebbe ascoltare, ogni tanto, le parole di Papa Francesco unico baluardo dell’umanità intera, ma non siamo sicuri che le parole del Papa possano fare breccia in una mente che ragiona al contrario…

Noi Italiani, purtroppo, dobbiamo ancora una volta sopportare e sperare che passi presto!!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

…Pensiero stupendo…IV

Questo pensiero è dedicato a chi è momentaneamente in difficoltà e, come sempre, a tutti i miei gentilissimi lettori che mi danno l’entusiasmo e la forza di andare avanti a scrivere posts su questo mio blog. Grazie a tutti…siete davvero tanti!!

” Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira”              

                                                                                                                                                                                                                   (Anonimo)