In ricordo di un grande uomo…

Questo “misero” blog desidera rendere omaggio ad un uomo unico, esempio per l’umanità…

Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo 18 Luglio 1918 – Johannesburg 5 Dicembre 2013)

R I P  MADIBA

Requiem Aeternam dona eis Domine, et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace.

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…Pensiero stupendo…V

…non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità…

 

Vero o non vero, capita a tutti di sentire la mancanza di qualcuno o di qualcosa o di qualcosa di qualcuno. Non è certo una sensazione piacevole e, forse, davvero raccontiamo a noi stessi cose che in realtà non sentiamo, solamente per sentire meno la mancanza aspettando che quel qualcosa o quel qualcuno torni, e se non torna, continueremo a raccontarcele…

Per tutti voi, carissimi followers e visitatori occasionali, un pensiero sì un pò malinconico ma anche, credo, profondo. Nella speranza che nessuno abbia mai alcuna mancanza soprattutto di affetti.

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

 

Una vittoria per i cani e i loro amici…

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Pochi giorni fa è, finalmente, arrivata una bella notizia per i cani, per chi li ama e per chi li possiede. Tutta la diatriba relativa alla presenza dei cani all’interno dei condomini è stata gettata via ed è stata sancita la assoluta legittimità di tenere cani in casa propria.

Questo fatto è sicuramente una vittoria di civiltà anche se, paese non tanto civile quale siamo, c’è voluta una battaglia decennale con miriadi di liti condominiali per assicurare una vita normale a chi vuole avere un cane in una casa inserita in un condominio.

Chi ha o ha avuto cani sa quanto era difficile la convivenza condominiale con vicini di casa e amministratori o, peggio, padroni di casa, poco impegnati nella vita da avere tanto ma tanto tempo per occuparsi dei cani nel condominio assillando i padroni con questioni da ignoranti e, spesso, pretestuose e senza una reale motivazione se non l’avversità verso gli animali che invece meritano il rispetto e il godimento dei loro diritti compreso quello di poter vivere dove gli pare.

Il discorso verte sul fatto che siccome la manutenzione del condominio e dei suoi spazi, cosiddetti spazi condominiali, viene pagata attraverso le spese che tutti, padroni di cani compresi, versano nelle casse del condominio, non è possibile escludere dal godimento degli stessi nessuno. Ne consegue che il padrone del cane può passare negli atri, può utilizzare le scale o l’ascensore ed tutto il resto in quanto contribuisce attivamente al mantenimento degli stessi.

Anche questa appare una cosa ovvia ma che ha richiesto battaglie infinite per poter arrivare ad una conclusione giusta ma, davvero in questo caso, possiamo dire…meglio tardi che mai! Ora aspettiamo una legge che possa consentire ai cani un più ampio accesso alle spiagge dei nostri litorali e che porti, intrinsecamente, con sé una diminuzione della schifosa pratica degli abbandoni. Più accessi per i cani ovunque vuol dire, forse, meno abbandoni e crudeltà!

Ovviamente però questa sentenza non deve significare che i cani e i loro padroni possano comportarsi come vogliono magari tenendo un comportamento irrispettoso e incivile (a volte accade) ma anzi bisogna sempre ricordare che il cane va educato e quindi i primi ad essere educati devono essere proprio i padroni. Siamo altresì sicuri che, data la sensibilità che caratterizza coloro che amano gli animali, il rispetto e l’educazione non mancherà.

Anche per questo post ho voluto utilizzare la foto di un esserino molto educato e rispettoso con cui in undici anni e mezzo ho “vinto tutto”!!…

Una famiglia…da Oscar!!

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Siamo abituati a vedere grandi film con grandi attori che ci fanno emozionare, piangere, ridere ecc. Accanto alle classiche produzioni cinematografiche esistono ormai da molto tempo famosissimi cartoni animati che ci tengono compagnia ogni giorno. Con l’avvento, ad esempio, della Pixar, questo genere ha conosciuto un boom assoluto con capolavori come Cars  Toy story e Monster degni di colui che ha acquisito e lanciato la Pixar…il genio Steve Jobs.

Da anni però possiamo godere sia dei cartoni animati sia dei films dei Simpson di Matt Groening, dissacranti, realisti e testimoni oculari dei nostri tempi. La famiglia gialla capitanata da Homer J. rappresenta ormai un classico, un capolavoro che, forse, andrebbe premiato con la famosa statuetta Holliwoodiana a testimoniare il successo mondiale di questa serie immortale e infinita..per fortuna!

La famiglia Simpson è stata creata da Matt sulla stessa falsariga della propria. Infatti lui stesso sarebbe Bart anagramma di brat (monello) data la sua vivacità da piccolo. Matt/Bart aveva ed ha due sorelle di nome Lisa e Maggie e, guarda caso, una mamma e un papà di nome Margie e Homer J. Da un’idea molto semplice cioè quella di parlare di se stessi è nato un capolavoro riconosciuto da tutti gli appassionati. Matt ha voluto poi imprimere la sua firma ” a fuoco” sulla serie facendo si che le sue iniziali MG diventassero i pochi capelli di Homer J. Simpson. Se si fa attenzione si possono notare la M e la G ai lati del testone del capofamiglia.

I Simpson piacciono tanto forse perché sanno stigmatizzare con ironia e ilarità i vizi della società americana ma non solo, perché sanno essere ironici e auto ironici e soprattutto per nulla ipocriti. Saper notare i propri vizi, non vergognarsene e saperci ridere sopra è un sintomo di grande intelligenza e i Simpon oltre ad essere un cartone animato ben fatto è anche molto intelligente.

Ogni tanto ci farebbe bene vedere questo tipo di spettacoli e, per così dire, trarre degli spunti ad esempio cercando di prendere la vita con più ironia e meno seriosità perché anche se la famiglia gialla appare come una famiglia dove ognuno va per conto suo, in fondo, è una famiglia dove il protagonista principale resta pur sempre l’amore gli uni per gli altri. Homer J. non si sognerebbe mai di far del male alla sua Margie, Bart, pur litigandoci spesso, ama sua sorella Lisa così come la piccola Maggie. Spassosissimi il loro cane dall’aspetto un po’ sinistro e dal nome assurdo…l’aiutante di Babbo Natale sempre fedele ai padroni e il gatto Palla di neve II.

La famiglia Simpson è circondata da personaggi che in un’altra serie sarebbero secondari ma che in questa ricoprono ruoli importanti tanto quanto quelli dei protagonisti. Ricordiamo il pedante vicino di casa  Ned Flanders, l’amichetto di Bart e Lisa Milhouse, il barista Boe, il direttore Skinner e il leggendario Krusty il clown.

Insomma un capolavoro assoluto dal successo planetario e inimitabile. Si spera che, prima o poi, anche l’accademia voglia prendere atto della grandezza della famiglia di Sprinfield insignendoli di quella statuetta che, ormai, spetta loro di diritto…Grazie Matt…MITICO!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

…Una scommessa d’amore…

Unknown

Un brano molto suggestivo di uno dei più bravi cantautori italiani che omaggia la città più bella del mondo citando tra l’altro Broadway, famosa nel mondo per i suoi musical e Union Square teatro di decine di set cinematografici e, nel periodo natalizio, di uno dei più gradevoli mercatini che si possono trovare nella Grande Mela. Da ascoltare attentamente…

Lui era un businessman con una idea
in testa, lei ballerina di jazz,
leggeva William Blake vicino a una
finestra, lui beveva caffè.
Guardando quelle gambe muoversi pensò:
“E’ una stella!”.
Pensava a Fred Astaire
…E chi non ha mai visto nascere una
dea,
…e chi non ha mai visto nascere una
dea,
non lo sa, che cos’è la felicità…
Lui: garofano rosso e parole, una
vecchia cabriolet…
Lei: vestita come la Rogers, fulmini
e saette,
lassù, nel cielo blu, il loro nome:
argento fra le stelle…
New York! New York! E’ una scommessa
d’amore,
tu chiamami e ti vestirò, come una
stella di Broadway.
New York! New York! E’ una scommessa
d’amore,
tu chiamami e ti vestirò, come una
stella di…
Lui si svegliò senza lei, nudo nella
tempesta,
là fuori Union Square. Entrava luce
al neon,
dal vetro di una finestra. L’odore
del caffè.
…guardando quelle gambe muoversi pensò:
“E’ una stella!”
Pensava a Fred Astaire!
…E chi non ha mai visto nascere una
dea,
non lo sa, che cos’è la felicità…
Lui: garofano rosso e parole, una
vecchia cabriolet…
Lei: vestita come la Rogers, fulmini
e saette,
lassù, nel cielo blu, il loro nome:
argento fra le stelle..
New York! New York! E’ una scommessa
d’amore,
tu chiamami e ti vestirò, come una
stella di Broadway!
New York! New York! E’ una scommessa
d’amore,
tu chiamami e ti vestirò, come una
stella di…

Amiamo gli animali…!!!

Unknown

Si avvicinano le vacanze estive e, anche io, da questo mio blog, vorrei ricordare a tutti quelli che avranno la bontà di leggermi che gli animali (cani e gatti in particolare) che abbiamo tenuto in casa per tutto l’inverno sono esseri per tutte le stagioni. Si assisterà, come al solito, alla consueta carrellata di abbandoni su questa o quella strada senza la minima pietà e dimostrando, ancora una volta, di quanta cattiveria sia capace l’essere umano.

L’essere umano è davvero la bestia più crudele che possa esistere, capace di forme di violenza che quelle che noi chiamiamo bestie nemmeno saprebbero immaginare. La capacità di ragionare, il dono della razionalità, spesso, non sembra essere un dono bensì un pericoloso aggeggio a causa del quale ci rendiamo responsabili di crudeltà assurde. So che rischio di risultare banale ma, a quanto pare, le tante parole spese, le tante preghiere affinché gli abbandoni cessassero non hanno portato a nulla anche a causa di una legislazione che, tanto per cambiare, è lacunosa e fallace. Infatti, non basta solo fare spot pubblicitari invitando a non abbandonarli, ma bisognerebbe predisporre strutture turistiche e demaniali (spiagge) che accogliessero i nostri amici, visto e considerato, tra l’altro, che i proprietari degli animali fanno muovere molto l’economia attraverso l’acquisto di cibo, medicinali, visite dal veterinario e quant’altro.

Sicuramente dovrebbero essere previste delle pene molto ma molto più severe per chi si rende responsabile di maltrattamenti nei confronti di animali, di chi li abbandona e di chi non li tratta con la dignità dovuta. Troppo spesso assistiamo a servizi in televisione, soprattutto a Striscia la notizia con il bravo Edoardo Stoppa, in cui animali di qualsiasi genere vengono maltrattati e sfruttati spesso solamente a scopo di lucro. Ci si chiede come si possa arrivare a tanto, a fregarsene di un essere vivente ma ci si risponde che per fare ciò bisogna non avere dentro nulla ma proprio nulla. Chi si rende responsabile o complice di azioni così crudeli verso esseri che, di fatto, sono indifesi altro non è che un vigliacco, un essere totalmente inutile a se stesso ed agli altri e di cui la società intera non saprebbe che farsene.

Inasprire le pene per questi reati sarebbe utile e per nulla dannoso visto che l’inutilità di questi esseri, la loro ignoranza e la loro pochezza impoveriscono qualsiasi ambiente e società civile rendendola incivile come loro. L’uomo la deve smettere di “prendersela” con le bestie, non deve sfogare le sue frustrazioni di emarginato verso gli animali che, peraltro, sono i veri padroni di questo martoriato (dall’uomo) pianeta e che senza l’essere umano vivrebbero in paradiso, in un Eden che l’uomo con la sua voracità e ignoranza è riuscito a rovinare quasi del tutto…manca poco ma siamo fiduciosi di distruggere tutto!!

Pensiamo sempre che gli animali vivono bene ovunque, in qualsiasi ambiente terrestre: in terra, in acqua e in aria mentre noi uomini, a giudicare dalla quotidianità che ci si presenta, viviamo poco e male solamente sulla terra. Ricordo che tempo fa un professore-amico con cui avevo confidenza tanto da non dover sempre e solo parlare di materie scolastiche, mi racconto che tanti anni fa quando l’uomo arrivò al polo sud ed incontrò i primi pinguini questi ultimi, in segno di amicizia, portavano loro sassi per testimoniare il loro benvenuto…poveri animali illusi, dopo poco si resero conto che l’uomo aveva ben altre intenzioni per nulla pacifiche e, anche i pinguini, si aggiunsero al gruppo di animali che schifano l’uomo; resistono solo i cani e i gatti ma continuando di questo passo perderemo anche loro, si allontaneranno dall’uomo per salvarsi.

Alcuni animalisti convinti e anche un po’ filosofi ritengono che, ad esempio, i tumori possano essere considerati come una sorta di punizione divina all’uomo per il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali. Non si sa se questa cosa sia vera, certo è pittoresca ma, forse, essendo più benevoli verso le bestie potremmo soffrire meno, in fondo c’è posto per tutti in questo mondo. Nota di colore: l’unico essere vivente che risulta essere immune dai tumori non appartiene al genere umano ma a quello animale ed è lo squalo…meditare…

L’auspicio è, ovviamente, quello di non dover assistere nella prossima estate ai soliti abbandoni e maltrattamenti. Ma come si fa ad abbandonare un essere vivente e guardarlo nello specchietto retrovisore che non si rende conto di ciò che accade, senza provare schifo per se stessi, per noi che mesi prima lo abbiamo voluto e scelto. Dove abbiamo messo la dignità e il rispetto? Possibile che ne abbiamo solo per il Dio denaro? Voglio credere che non sia così e che questa squallidissima moda possa cessare o da sola o tramite la minaccia di pene severissime per questi esseri inutili e vigliacchi che se la prendono con chi hanno voluto ma forse, anzi sicuramente, non amato perché non sono in grado di provare alcun tipo di amore.

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

 

…pensiero stupendo… II°

“Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”  ( Steve Jobs )

 

La frase di un genio che, forse, riassume il senso della nostra vita terrena. Certo, non è facile da seguire e da attuare. Lui ha sempre avuto il coraggio di seguire ciò che il cuore gli suggeriva ed ha avuto quelle intuizioni che solo una mente superiore può avere. Se ci riflettiamo, spesso, molti di noi vivono la vita di qualcun altro, si fanno bloccare dal pensiero di altre persone sia per convenienza sia per pigrizia. Nel primo caso si ha quella “prostituzione intellettuale” che ci rende morti pur essendo fisicamente vivi, nel secondo caso si ha quella grande ignoranza che ci rende anonimi e ininfluenti sia nella nostra vita sia in quella degli altri, di quelli che amiamo e la cui sorte ci sta più a cuore.

Questa frase quindi dovrebbe essere presa come un insegnamento che ci permette di crescere, di migliorare, di amare, di gioire e di soffrire ma, soprattutto, di…vivere!!

…SOTTO A CHI TOCCA…

 

Biagio non va adagio…

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Qualche settimana fa mi è capitato di vedere su You Tube il concerto integrale che Biagio Antonacci ha tenuto allo stadio di San Siro di Milano nell’estate del 2007. E sono rimasto sorpreso dal vedere che Biagio è un vero e proprio fenomeno. Può piacere o non piacere ma è innegabile che possiede un carisma e un magnetismo che non tutti gli addetti ai lavori hanno.

Milanese di nascita, cresciuto nell’hinterland meneghino precisamente a Rozzano, dove tutt’ora abitano i suoi genitori, trasferitosi a Bologna per amore di Marianna Morandi e con una casa mozzafiato all’ Isola d’Elba, il nostro Biagio ha mosso i suoi primi passi in…cantiere. Già perché dopo gli studi per diventare geometra è stato per anni una persona “normale” con un lavoro normale e con una vita normale. Coltivava la sua grande passione per la musica finchè un bel giorno decise di mollare e rischiare tutto in un sol colpo. Qualche personaggio del passato una volta ebbe a dire che “la fortuna appartiene all’uomo che rischia tutto in una sola giocata”  e Biagio proprio così fece.

I fatti gli diedero subito ragione e dopo un normale periodo di rodaggio finalmente un giorno sfondò in quel mondo che amava tanto e da cui non riusciva a staccarsi, abbandonando, tra l’altro, un lavoro che gli garantiva da vivere, con somma preoccupazione di mamma e papà. Biagio, come scrivo nel titolo di questo post, non è andato adagio e il suo successo è cresciuto in maniera esponenziale, scrivendo pezzi memorabili anche per altri artisti come, ad esempio Laura Pausini (Tra e Te e il Mare).

Vero e proprio poeta della musica italiana con pezzi dalle parole “brividose” e dalle melodie accattivanti, Biagio ha un seguito pazzesco fatto sia di ragazzine urlanti e trepidanti nel sentire e vedere il loro idolo, ma anche di gente, per così dire, adulta che si ritrova e si rivede in molti dei suoi testi che spesso parlano di vita quotidiana, di vita vissuta, di pene o gioie d’amore, di amicizia e di sentimenti forti. Forse la forza di Biagio sta proprio in questo, nella semplicità dei suoi testi che sono rivolti a tutti senza distinzione di età o sesso.

Si percepisce l’energia di Biagio ascoltando, ad esempio, il pezzo “Che Differenza c’è”  dal vivo proprio a San Siro, dove il nostro si muove come una vera rock star tenendo sul filo una folla immensa che salta e canta con lui in maniera quasi imbarazzante e imprevedibile. Durante tutto il concerto Biagio da’ veramente tutto di sé, emozioni, passione, movimento e, appunto, energia, insomma si guadagna davvero la pagnotta uscendo, alla fine della serata, sudato e distrutto come solo quelli che si danno interamente e senza paura di risparmiarsi, sanno fare.

Spesso si dice che sono pochi gli artisti italiani in grado di riempire uno stadio da 70.000 posti e più e si citano i soliti Vasco Rossi o Laura Pausini o Ligabue ma si dimentica, ad esempio, proprio uno come Biagio Antonacci che lo stadio lo ha riempito tutto con un concerto che i presenti all’evento non esitano a definire spettacolare e che rimarrà nella loro memoria per molto tempo. Accompagnato, peraltro, da un’ottima band, con una delle poche donne chitarriste del settore offre davvero uno spettacolo fatto di anima di cuore e di passione.

Rappresenta un po’ la “faccia pulita” della musica, quella che conquista per la sua semplicità e per la sua genuinità. Personalmente sono rimasto davvero sorpreso nel vedere uno spettacolo simile con una folla delirante e tanta energia che non pensavo essere possibile per un’esponente di un genere cosiddetto pop-melodico con molte sfumature d’amore e sentimento. E invece la forza della musica ha colpito di nuovo dimostrando che tutto è possibile quando ci si mette passione e impegno e questo Biagio lo ha fatto, lo fa e, forse, sempre lo farà. Un personale quanto super-modestissimo complimento ad un’artista vero.

Vai Biagio e non andare mai…adagio!

…SOTTO A CHI TOCCA…

Pensiero…stupendo…

” La vita è troppo breve per alzarsi la mattina con dei rimpianti. Quindi ama le persone che ti trattano bene e dimentica di quelle che non lo fanno e credi che tutto accade per una ragione. Se arriva un’occasione, coglila! Se essa ti cambia la vita, lasciala fare! Nessuno ha detto che sarebbe stato facile, hanno solo promesso che ne sarebbe valsa la pena.”  (Harvey Mackay)

 

Frase meravigliosa che riassume un po’ il senso della vita e che faccio mia regalandola a tutti voi che avete la pazienza e la cortesia di seguirmi. Grazie!

…SOTTO A CHI TOCCA…

Earth day…un giorno dedicato al nostro martoriato pianeta!

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Ieri si è celebrato l’annuale appuntamento con l’Earth Day, un giorno dedicato a riflessioni, progetti, dibattiti ma, soprattutto al rispetto che dovremmo avere per l’unico posto da cui, per ora, riceviamo ospitalità. Questa iniziativa è, senza dubbio, lodevole, ma spesso agli intenti espressi non seguono adeguate azioni per tutelare e proteggere il nostro pianeta.

Un pianeta ormai martoriato dalle azioni dell’uomo che, in nome di un profitto più o meno giustificato e giustificabile, passa sopra ad ogni tipo di regola ecologica anche la più elementare. Basta guardare le nostre strade, piene di cartacce, bottiglie di vetro o plastica e altri rifiuti abbandonati per terra come se ci trovassimo in una discarica. Questo oltre che un segno di sporcizia è un grave sintomo di ignoranza e maleducazione perché si considera il luogo pubblico, che dovrebbe essere di tutti e da tutti curato e mantenuto, come un luogo che non è di nessuno e quindi “adatto” ad essere sporcato e rovinato. E la cosa più brutta è che sembriamo ormai quasi assuefatti sia a sporcare che a vedere in giro la sporcizia.

Tutto ciò si ripercuote sul grado di sopportabilità che la terra ha nei confronti di chi ci abita cioè nei nostri confronti. Tirando troppo la corda, come si dice, questa pian piano si spezza e lo dimostrano gli innumerevoli terremoti, anche gravissimi e devastanti, che stanno colpendo il nostro pianeta negli ultimi tempi. Assistiamo ormai quasi ad un evento sismico al giorno più o meno intenso. Basta collegarsi al sito dell’istituto di geofisica e vulcanologia (www.ingv.it) per avere conferma di ciò. E questo non è senz’altro una cosa normale se si aggiungono poi tutte le varie alluvioni, smottamenti e frane a cui assistiamo.

Accanto alla mera maleducazione delle persone vi è poi una cosa che, se possibile, è ancora più grave. Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse per fare profitto. Mi viene in mente i disboscamenti, la pesca selvaggia nei mari dove la popolazione ittica è diminuita in maniera esponenziale nonostante alcuni divieti di pescare “specie protette”. Ma l’uomo niente, va avanti imperterrito sulla sua strada credendo che tutto sia a sua disposizione e, soprattutto, inesauribile. Del resto cosa si può pretendere dalla razza umana, che ha basato l’intero proprio sistema di trasporti sul petrolio che, per definizione, è una risorsa esauribile e che quindi, prima o poi, finirà?

Tanti sono gli errori che facciamo e tante sono le cose che andrebbero fatte, per noi e per il nostro futuro. Come una buona raccolta differenziata che, ad oggi purtroppo, ancora non viene eseguita con attenzione o, peggio, non viene eseguita affatto. Bisognerebbe educare la popolazione al rispetto dell’ambiente, della nostra Terra perché abbiamo solo questa e una volta rovinata irrimediabilmente (e siamo sulla buona strada) sarà finita davvero con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare.

L’educazione a questo scopo, non mi stancherò mai di affermarlo, dovrebbe partire dalle scuole che hanno il compito di sensibilizzare gli alunni sul tema dell’ecologia e del rispetto di ciò che è natura sin dai primi anni quindi alle scuole elementari. Oggi questo compito viene disatteso sempre o quasi ed è uno dei tanti nei del sistema scolastico italiano. Viaggiando mi è capitato di notare che negli altri paesi è presente una maggiore educazione ecologica, basta osservare e fare un paragone tra i nostri marciapiedi e quelli all’estero…

A chi si lamenta del fatto che i nostri luoghi pubblici sono sporchi perché chi è preposto alla pulizia non fa il suo dovere risponderei che sì hanno ragione ma sta anche a noi magari evitare di sporcare ed essere più civili perché si tratta di “roba nostra” verso cui dovremmo avere lo stesso rispetto che abbiamo all’interno delle mura di casa nostra, non foss’altro per lasciare un ambiente vivibile ai nostri figli e nipoti.

Sarebbe opportuna un’inversione di tendenza in tempi rapidi, rapidissimi. Dobbiamo impegnarci tutti dalle scuole alle famiglie passando per le Istituzione e finendo alle nostre coscienze perché, è evidente, che ciò che di brutto facciamo alla natura essa ce lo rende indietro con quella potenza e violenza di cui solo lei è capace e dovremmo pensare che, continuando cosi, potremmo arrivare presto ad un punto di non ritorno. La natura offesa non scherza, fa tremendamente sul serio!!!

…SOTTO A CHI TOCCA…